Biotecnologie verdi: Chiarire le norme italiane e riformare le direttive europee su OGM

OGM

L’Associazione Luca Coscioni saluta il parere critico pubblicato oggi dallo Scientific Advisory Mechanism (l’organismo di consulenza scientifica della Commissione europea) che invita le istituzioni europee ad agire per “riflettere lo stato attuale delle conoscenze ed evidenze scientifiche” in modo da aggiornare le normative continentali in materia di editing del genoma vegetale.

A seguito della sentenza della Corte di giustizia europea del 25 luglio scorso” ha affermato Marco Perduca, che dirige le attività internazionali dell’Associazione “abbiamo organizzato appuntamenti pubblici a Roma e Milano in cui, assieme ai dirigenti della Federazione Italiana Scienze della Vita (FISV) e della Società Italiana di Genetica Agraria (SIGA), abbiamo mangiato pubblicamente del riso editato geneticamente per chiedere al Governo come avesse recepito la decisone della Corte del Lussemburgo che equipara la procedura di autorizzazione dei prodotti delle nuove tecniche di incrocio e selezione genetica per le piante di nuova generazione, sviluppate dopo il 2012, a quella degli OGM regolamentata da una direttiva del 2001. Torneremo a chiedere chiarimenti anche perché l’incertezza del Diritto crea problemi strutturali alla ricerca italiana”.

Nel documento dello Scientific Advisory Mechanism si conferma quanto affermato dagli esperti che hanno preso parte al V Congresso Mondiale per la Libertà di Ricerca Scientifica organizzato a Bruxelles dall’Associazione Luca Coscioni relativamente alla maggiore sicurezza dei prodotti CRISPR rispetto a quelli frutto della mutagenesi casuale.

Siamo lieti” ha concluso Perduca che coordina anche la piattaforma Science for Democracy “che il commissario europeo Vytenis Andriukaitis, che era intervenuto al nostro incontro ad aprile scorso abbia affermato pubblicamente la necessità di ‘tenere il passo con le innovazioni incoraggiando una ‘discussione su come, in quanto società, vogliamo andare avanti con questioni come l’editing genetico’. Stiamo lavorando a un incontro a Bruxelles per l’anno prossimo proprio per favorire l’incontro tra le evidenze scientifiche e il processo decisionale europeo“.