Biotecnologie verdi: cosa sono?
In un Mondo in costante crescita demografica e vittima del riscaldamento globale, tra le sfide che l’agricoltura moderna ha davanti a sé vi è quella di garantire un adeguato fabbisogno di cibo nutriente e sostenibile. Le Biotecnologie verdi sono uno dei mezzi a nostra disposizione per raggiungere questo obiettivo attraverso il miglioramento di organismi esistenti rendendoli in grado di crescere e sopravvivere in condizioni ambientali sempre più critiche.
Biotecnologie verdi: cosa chiediamo
Fin dai primi anni della sua fondazione, e grazie all’apporto scientifico di Roberto Defez, Silvano Dalla Libera ed Eddo Rugini, l’Associazione Luca Coscioni chiede il superamento della direttiva europea del 2001 in materia di Organismi Geneticamente Modificati anche per consentire la ricerca in maniera di biotecnologie verdi. Negli anni, grazie al lavoro di Vittoria Brambilla, è diventata centrale la necessità di conquistare norme che consentissero la ricerca biotecnologica anche tramite il cosiddetto editing del genoma, la cui tecnologia CRISPR-Cas9 ha ottenuto il premio Nobel per la Chimica 2020.
Affinché si arrivi al pieno godimento delle applicazioni del progresso scientifico occorre sostenere la ricerca e consentire anche la sperimentazioni in campo aperto. All’inizio del 2024 il Ministero dell’Ambiente ha approvato una notifica che chiedeva di piantare in un campo privato il RIS8imo, un riso migliorato con Tecnologie di Evoluzione Assistita, TEA, nella fattispecie CRISPR, dal gruppo di lavoro dell’Università di Milano diretto da Brambilla ideato per essere più resistente a una malattia fungina detta brusone senza usare fitofarmaci. Il campo seminato a maggio con il riso coltivato in laboratorio dopo un mese è stato distrutto da ignoti.
Biotecnologie verdi: cosa facciamo
Negli ultimi anni sono state organizzate conferenze tematiche come La nuova agricoltura sostenibile, al Senato della Repubblica il 19 marzo 2019 e riservate sessioni dedicate ai Congressi nazionali e mondiali a Bruxelles ad aprile 2018 e Addis Abeba a febbraio 2020 e una serie di incontri alle Nazioni Unite di Ginevra con la partecipazione di esponenti del mondo della scienza, a partire dal Premio Nobel Richard Roberts, del diritto, della ricerca, dell’industria e dell’agricoltura per elaborare proposte di riforme di leggi e politiche relative alla ricerca e sua applicazione tanto in Italia quanto in Europa.
L’Associazione è, tre la altre cose, promotrice della Carta di Gennaio per la libertà di ricerca attraverso la modifica del genoma vegetale del 2017 e di un position paper promosso con enti e istituti di ricerca europei che critica la sentenza della Corte di Giustizia Europea del 25 luglio 2018 che equipara agli OGM i prodotti vegetali modificati con le nuove tecniche di ingegneria genetica. Da quel documento è nata una rete che si chiama EU-SAGE di cui l’Associazione è parte.
In più occasioni a Roma, Milano, Bruxelles e Bari sono state organizzate merende con riso editato con tecniche CRISPR. Quella tenuta davanti al Parlamento europeo di Bruxelles, organizzata con Science for Democracy, ha avuto un seguito giudiziario per Marco Perduca e Marco Cappato che si è concluso con una multa.
Nel dicembre del 2022 l’Associazione Luca Coscioni ha presentato una serie di petizioni al Parlamento italiano tra cui una relativa alle biotecnologie verdi. A seguito della distruzione nel giugno 2024 del campo in cui era stato piantato il RIS8imo è stata lanciata una petizione pubblica per chiedere che la deroga che aveva consentito quella sperimentazione in campo aperto divenga legge. Qui il testo.