firma digitale

“La volontà popolare è il fondamento dell’autorità del governo”, recita l’art. 21 della Dichiarazione universale dei diritti umani. Ma in Italia, per anni, la possibilità di esercitare tale volontà è stata ostacolata da barriere burocratiche e tecniche. L’Associazione Luca Coscioni ha trasformato questa sfida in un percorso di innovazione democratica: dalla discussione sulle idee per i referendum alla raccolta di oltre 1 milione di firme digitali per i referendum su eutanasia e cannabis nel 2021, fino alla nascita della piattaforma pubblica per la sottoscrizione online, attiva dal luglio 2024.

Il successo clamoroso di quella campagna ha dimostrato che, se si rimuovono gli ostacoli, le persone partecipano. 

Ma le istituzioni non sono ancora pronte ad aprire a tutte le iniziative digitali di partecipazione democratica. Nel 2022, infatti, è nata la lista “Referendum e Democrazia con Cappato”, che ha sfidato l’esclusione delle firme digitali dalle elezioni politiche, raccogliendole comunque e depositandole in decine di collegi. Nonostante i ricorsi e l’appoggio di migliaia di cittadine e cittadini, le corti non hanno riconosciuto la validità delle firme, rendendo necessaria un’azione di disobbedienza civile e una denuncia istituzionale del mancato rispetto dei diritti politici.

Un passaggio decisivo è arrivato nel gennaio 2025, quando la Corte Costituzionale – grazie al ricorso di Carlo Gentili, fratello di Marco, co-Presidente dell’Associazione Luca Coscioni, anche lui malato di SLA – ha stabilito che anche per la presentazione delle liste elettorali le persone con disabilità devono poter usare la firma digitale. Una sentenza storica, che segna un passo avanti verso una democrazia accessibile a tutti.

Ma la battaglia non è finita. Serve ora aprire la piattaforma pubblica anche alla sottoscrizione delle liste elettorali e a tutti i livelli istituzionali, per garantire pari diritti di partecipazione politica.

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👉Approfondisci il diritto di firma a partire dalle iniziative delle persone con disabilità e la sentenza della Corte Costituzionale

👉Firma anche tu l’appello per estendere questo diritto: Aprire la piattaforma alle liste elettorali e alla democrazia partecipativa di ogni livello istituzionale