STAMINALI EMBRIONALI: L'ITALIA ANNUNCIA A BRUXELLES OSTRUZIONISMO SULLA RICERCA

<i>Dichiarazione di Marco Cappato e Gianfranco Dell'Alba (parlamentari europei radicali) Rita Bernardini (Presidente di Radicali Italiani) e Mirella Parachini (membro della Direzione dell'Associazione Luca Coscioni), in occasione del seminario interistituzionale sulla bioetica</i>

<b>24 Aprile 2003</b> – Bruxelles – "Oggi a Bruxelles il sottosegretario Possa ha affermato che l'Italia considera l'embrione un essere umano, che una legge arriverà presto per proibire la ricerca sugli embrioni e che l'Italia si opporrà ai finanziamenti comunitari alla ricerca scientifica sulle cellule staminali embrionali. Dopo la leadership proibizionista sulla droga, appena rivendica dal Vice- Presidente del Consiglio Fini all'ONU di Vienna, il Governo italiano si segnala così anche nel campo della ricerca scientifica come avanguardia reazionaria del neo- fascismo da Stato Etico sul piano internazionale. Il semestre di Presidenza italiana dell'UE si aprirà dunque, per responsabilità di Silvio Berlusconi e nel silenzio compiacente di Francesco Rutelli, non nel segno dei 52 premi Nobel e dei 1026 scienziati che sostengono l'iniziativa politica del Presidente di Radicali Italiani Luca Coscioni, ma nel segno delle dichiarazioni del Ministro della Salute Girolamo Sirchia, che ha dichiarato la clonazione terapeutica (cioè la pratica già legale nel Regno Unito) "crimine contro l'umanità".

Soltanto la violenza dell'informazione di Vespa and company, quotidianamente impegnati a "informare" sulla popolarità della Madonna e di Padre Pio, può impedire che posizioni politiche contro la ricerca e contro i malati possano essere rivendicate dall'Italia in sede internazionale con il consenso implicito o esplicito di tutti i partiti tranne i radicali e contro l'opinione della maggioranza dei cittadini italiani (come pubblicato dall'Eurobarometro).

Ai premi Nobel, agli scienziati, ai medici, ai malati e alle donne ed uomini liberi chiediamo, come atto di affermazione di coscienza liberale e antitotalitaria, di dare forza alla battaglia di Luca Coscioni iscrivendosi all'Associazione Luca Coscioni per la libertà della ricerca scientifica