<b>28 Novembre 2003</b> – SESTO S.GIOVANNI (MILANO) – Sara' la cattedra di cardiochirurgia dell'universita' di Milano ad applicare per la prima volta sull'uomo, in Italia, la terapia messa a punto dal professor Piero Anversa negli Stati Uniti, che utilizza le cellule staminali per trattare l'insufficienza cardiaca.
Lo ha annunciato lo stesso Anversa, direttore del Cardiovascular Research Institute di New York, oggi al Policlinico Multimedica di Sesto S.Giovanni dove ha tenuto una lectio magistralis sull'invecchiamento del cuore e l'uso delle staminali per ringiovanirlo.
''Finora – ha precisato il ricercatore – abbiamo sperimentato questa metodica sugli animali, topi di laboratorio e specie piu' grandi. Stiamo aspettando il benestare dell'Fda (l'ente americano di controllo sui farmaci) per poter passare finalmente all'impiego clinico''. ''Per cominciare i trattamenti terremo aperta – ha detto ancora Anversa – la doppia via: americana e italiana''. Quando? ''Telefonatemi tra cinque mesi – ha risposto il ricercatore ai giornalisti – quando avro' in mano il primo parere dell'Fda''.
''E per quanto riguarda l'Italia – e' intervenuto il professor Francesco Donatelli, direttore della cattedra di cardiochirurgia dell'Universita' di Milano e del dipartimento di Cardiochirurgia del Multimedica – vogliamo essere noi il braccio armato di Anversa nel nostro paese. Ci siamo dotati di laboratori attrezzati con le migliori tecnologie e siamo pronti ad usarle nel momento in cui lui ci dara' il via''. L'alleanza tra Italia e Usa coinvolge anche il dipartimento di cardiochirurgia dell'ospedale Poliambulanza di Brescia, diretto dal dott. Eugenio Quaini.
La metodica ideata da Anversa, descritta oggi nella sua lettura magistrale e comunicata recentemente al congresso dell'American Heart Association di Orlando, permette di stimolare la moltiplicazione delle cellule staminali cardiache per farle poi migrare (con l'aiuto di specifici fattori di crescita) nelle zone del cuore che presentano i maggiori danni da invecchiamento.
Lo ha annunciato lo stesso Anversa, direttore del Cardiovascular Research Institute di New York, oggi al Policlinico Multimedica di Sesto S.Giovanni dove ha tenuto una lectio magistralis sull'invecchiamento del cuore e l'uso delle staminali per ringiovanirlo.
''Finora – ha precisato il ricercatore – abbiamo sperimentato questa metodica sugli animali, topi di laboratorio e specie piu' grandi. Stiamo aspettando il benestare dell'Fda (l'ente americano di controllo sui farmaci) per poter passare finalmente all'impiego clinico''. ''Per cominciare i trattamenti terremo aperta – ha detto ancora Anversa – la doppia via: americana e italiana''. Quando? ''Telefonatemi tra cinque mesi – ha risposto il ricercatore ai giornalisti – quando avro' in mano il primo parere dell'Fda''.
''E per quanto riguarda l'Italia – e' intervenuto il professor Francesco Donatelli, direttore della cattedra di cardiochirurgia dell'Universita' di Milano e del dipartimento di Cardiochirurgia del Multimedica – vogliamo essere noi il braccio armato di Anversa nel nostro paese. Ci siamo dotati di laboratori attrezzati con le migliori tecnologie e siamo pronti ad usarle nel momento in cui lui ci dara' il via''. L'alleanza tra Italia e Usa coinvolge anche il dipartimento di cardiochirurgia dell'ospedale Poliambulanza di Brescia, diretto dal dott. Eugenio Quaini.
La metodica ideata da Anversa, descritta oggi nella sua lettura magistrale e comunicata recentemente al congresso dell'American Heart Association di Orlando, permette di stimolare la moltiplicazione delle cellule staminali cardiache per farle poi migrare (con l'aiuto di specifici fattori di crescita) nelle zone del cuore che presentano i maggiori danni da invecchiamento.