Procreazione/Filomena Gallo: da Strasburgo varco ai ricorsi sulla legge 40

Dopo la sentenza della Corte di Strasburgo del l’aprile contro la legge austriaca che impone il divieto di fecondazione . eterologa, numerosi ricorsi potrebbero essere intentati anche in Italia. «Sicuramente i tribunali italiani potranno ora più facilmente azionare l’interpretazione normativa vigente in materia di diritti per sollevare il vizio d’incostituzionalità» ha spiegato l’avvocato Filomena Gallo, dell’associazione associazione Amica cicogna.

I giudici della Corte europea dei diritti dell’uomo hanno infatti stabilito che proibire il ricorso alla donazione di ovuli e sperma per la fertilizzazione in vitro è ingiustificato e costituisce una violazione dei diritti garantiti dalla convenzione europea peri diritti dell’uomo. Per questo la Corte di Strasburgo ha condannato le autorità austriache: la legge nazionale che regola la procreazione assistita, non consente di ricorrere alla donazione di sperma perla fertilizzazione in vitro e alla donazione di ovuli in genere. Gallo ha riferito che cresce il numero delle coppie italiane che hanno deciso di ricorrere contro la legge 40 e il suo divieto di tecniche eterologhe, un caposaldo della norma.

© 2010 Associazione Luca Coscioni. Tutti i diritti riservati