Il sogno di creare sangue artificiale, prima le donazioni

Giovanni Frezza

sangueProdurre sangue sintetico da cellule staminali embrionali in quantità illimitata e completamente privo di rischi di rigetto: questo era ed è l’obbiettivo che insegue la medicina da decine di anni. Non senza però sollevare questioni etiche! È la medicina dei sogni quella che assicura (tre anni?) la creazione del sangue artificiale in grado di sostituire quello umano. Ma, con ogni probabilità, non riuscirà mai a sostituirlo totalmente. Eventualmente le staminali ci permetteranno di creare una riserva, una produzione limitata, da utilizzare solo per particolari patologie.

Dobbiamo pensare di utilizzare questo sangue artificiale unicamente per alcuni pazienti e non per tutte le situazioni in cui oggi è necessaria una trasfusione. Penso per esempio alla costruzione di un sangue con un tipo particolare di emoglobina e da destinare ad alcuni malati. Allo stato attuale la domanda è: il nostro Paese ha scorte di sangue per mantenere l’autosufficienza? Le donazioni vanno bene, ma la politica delle donazioni dobbiamo continuarla e sempre con maggiore grinta. Oggi in diverse regioni si raccoglie molto ed in altre molto poco: quindi i donatori sono e saranno per il futuro ancora indispensabili! Si sta avendo un buon aumento da parte dei giovani: e questo sentimento per “donare sangue” da parte loro spero aumenti sempre di più. Il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, la Lombardia e l’Emilia Romagna riescono ad avere autonomia e a dare anche ad altre regioni come il Lazio, la Sardegna e la Sicilia in cui il tasso di donazioni è molto basso! Servirebbero per quest’anno ancora centomila donatori in più e meglio divisi in tutto il nostro Paese.