Martedì 25 gennaio la legge che legalizza l’eutanasia in Francia – approvata martedì 18 dal Senato con 25 voti a favore, 19 contrari e 2 astensioni – passerà all’esame della Camera, dove è data per quasi certa la sua bocciatura, visto che il partito di Sarkozy, l’UMP, è in netta maggioranza rispetto ai socialisti.
L’articolo 1 della legge prevede che “ogni persona maggiorenne e capace di intendere e volere che sia nella fase avanzata o terminale di una malattia grave e incurabile, che le infligga una sofferenza fisica o psichica che non può essere attenuata o che il malato giudichi insopportabile, può chiedere di ottenere una assistenza medica che le consenta, con un atto consapevole, una morte rapida e indolore”.
La decisione del Senato è stata comunque accolta come “un grande successo” da Jean-Luc Romero, presidente della “Associazione per il diritto a morire con dignità (ADMD)” ed esponente di spicco del Partito Socialista.
Intanto i giornali hanno reso noto un sondaggio secondo il quale l’immensa maggioranza dei francesi si dichiara favorevole a una legge sulla eutanasia in certi casi, come una malattia incurabile. I favorevoli sono il 94% delle persone interrogate. Nel 2001, erano l’88%.
Se la progressione è impressionante, l’adesione all’idea di legalizzare l’eutanasia – secondo il sondaggio – dipende fortemente dalla religione: 97% delle persone non credenti si dichiarano favorevoli, contro l’82% dei cattolici praticanti e il 58% dei musulmani.
Tuttavia, anche i favorevoli auspicano che l’eutanasia sia rigorosamente regolata: 58% chiedono che sia possibile “in certi casi”, 36% che “dovrebbe applicarsi a tutte le persone colpite da malattie incurabili e insopportabili”.
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