D’Agostino , su obiezioni farmacisti ultima parola a scienza = ingiustificata solo se si dimostra che pillola giorno dopo è anticoncezionale

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L’obiezione di coscienza dei farmacisti alla vendita della pillola del giorno dopo "e’ giustificata solo se il farmaco uccide gli embrioni". Tocca alla scienza, dunque, l’ultima parola sulla spinosa questione, dimostrando che non si tratta di un abortivo: "di fronte alle prove scientifiche che questa molecola e’ solo un anticoncezionale, non ci sarebbe motivo di opposizione da parte dei farmacisti: io ne sarei felicissimo perche’ avremo un problema bioetico in meno". Lo spiega all’Adnkronos Salute Francesco D’Agostino, presidente emerito del Comitato nazionale di Bioetica, esponente di area cattolica, che oggi si e’ confrontato con bioeticisti laici sul tema, nel corso del convegno organizzato a Roma dall’Associazione Luca Coscioni "Cnb: riformarlo o abolirlo?
Contro il monopolio bioetico".

Il Cnb, lo scorso febbraio, ha emesso un parere favorevole all’obiezione dei farmacisti, molto contestato dai radicali e fortemente sostenuto dai cattolici. "Se mi si dimostra in modo rigoroso – ribadisce D’Agostino – che la pillola del giorno dopo non uccide gli embrioni, ma previene il concepimento, la formazione stessa dell’embrione, non c’e’ ragione perche’ i farmacisti avanzino l’istanza di obiezione di coscienza per la vendita di una pillola anticoncezionale. Personalmente non ragiono per pregiudizi religiosi: do il massimo credito alla scienza".

Ma, sottolinea D’Agostino, "il foglietto illustrativo del prodotto in questione indica che si tratta di ‘un farmaco che ha effetti abortivi’. Ed e’ l’azienda farmaceutica a scriverlo". (segue)
A D’Agostino, che ha espresso la sua posizione nel dibattito organizzato dall’Associazione Coscioni, ha risposto, il ginecologo Luigi Montevecchi, presente al convegno, sottolineando che il documento che offre le prove scientifiche sulla natura anticoncezionale del farmaco in questione "cui fa riferimento in via ipotetica il D’Agostino – dice – gia’ esiste ed e’ stato pubblicato nel 2008, dalla Figo e dall’International Consortium for Emergency Contraception".

"In questo documento – spiega – si afferma che il levonorgestrel, principio attivo della cosiddetta pillola del giorno dopo, ‘impedisce o ritarda l’ovulazione’ e ‘previene l’incontro dei gameti’, impedendo, di fatto, l’interruzione della gravidanza ‘in qualunque momento si voglia collocare il suo inizio’".

Montevecchi, componente del Consiglio generale dell’Associazione LucaCoscioni, si e’ impegnato a inviare il documento a D’Agostino "affinche’ possa essere rivista la posizione espressa dal Cnb sull’estensione dell’obiezione di coscienza ai farmacisti per la pillola del giorno dopo

 Qui per leggere il documento inviato dal Dott. Montevecchi al Prof. D’Agostino

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