La Camera ha aggiornato la votazione sugli emendamenti al disegno di legge sul testamento biologico a questa mattina alle ore 10. L’Aula; ieri sera, ha respinto i primi due emendamenti al primo dei nove articoli del ddl sul biotestamento. La maggioranza, quindi, ha "tenuto". Il primo emendamento all’articolo 1 del testo, dei Radicali, è stato respinto, con voto segreto, con 317 voti contrari, 212 a favore e 15 astenuti. Dopo l’ultimo rinvio, lo scorso 18 maggio, in attesa dei ballottaggi, si torna a votare (l’Aula aveva già respinto le pregiudiziali di costituzionalità e la richiesta di sospensiva). In attesa della giornata di votazioni, intanto, ieri non è passata inosservata un’intervista che ha rilasciato al quotidiano Avvenire il vicepresidente vicario del Popolo della libertà al Senato che ha cercato di richiamare all’ordine i deputati del partito di Berlusconi. "Il Pdl è un partito di credenti e di non credenti, di cattolici e non cattolici, ma come accade in tutti i grandi partiti popolari europei, ci sono principi che nessuno può pensare di mettere in discussione e che devono valere per tutti". Questi principi, ha spiegato il senatore Quagliariello, "li ha enunciati Alfano: vita, famiglia, sussidiarietà e libertà educativa. Sono principi non negoziabili. Su questi non si tratta e chi avesse intenzione di farlo non potrebbe far parte del Pd". Sul testamento biologico, ha detto ancora Quagliariello, "stiamo giocando un partita che molti avrebbero evitato. Su certi temi i parlamenti dovrebbero tacere. Bisogna però rendersi conto che in Italia ci sono lobby che hanno pianificato delle vere e proprie campagne per annullare le nostre identità e le nostre tradizioni. Con direttive europee, con sentenze di tribunali, con decisioni prese a livello comunale o regionale si sta provando ad aggirare la sovranità del popolo.
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