Come sarà il mondo nel 2050? Riotta, Naim, Emmott, Barilla e Giovannini a confronto

Antonia Bordignon

Nei prossimi 40 anni è prevista la nascita di tre miliardi di persone che emigreranno nelle megalopoli, portando la popolazione mondiale a 10 miliardi. Queste città si trovano in paesi in via si sviluppo, si chiamano Mumbai, Città del Messico, New Delhi, Il Cairo, Manila, Lagos, Giacarta. Si formeranno nuove periferie che potrebbero diventare ghetti ingestibili, bombe sociali, terreno fertile per fondamentalismi di tutti i tipi. Come evolverà il mondo? Chi, dove e come saremo nel 2050? A queste domande tenterà di dare una prima risposta il convegno «Benvenuti al Capodanno 2050», che si tiene nella cittadina veneta di Bassano del Grappa.
Il convegno inaugura l’attività della Fondazione Nardini, dell’omonima famiglia, erede della storica distilleria di acquavite Ditta Bortolo Nardini di Bassano del Grappa, che entra così con una nuova iniziativa nel panorama culturale italiano. La Fondazione ha voluto entrare nel panorama culturale italiano, proponendo un dibattito di ampio respiro sui temi dello sviluppo globale. L’iniziativa avrà cadenza annuale.
Il primo convegno della Fondazione vicentina, «Benvenuti al Capodanno 2050», si terrà oggi e domani alle Bolle Nardini, un avveniristico edificio progettato da Massimiliano Fuksas (inaugurato nel 2004 per il 225 anni della distilleria) dove studiosi, imprenditori e intellettuali, confronteranno vari scenari e strategie per il futuro. Sono stati convocati nomi prestigiosi e menti brillanti che siederanno attorno ad un tavolo, coordinati, stimolati e provocati da Gianni Riotta, direttore del Sole 24 Ore.
Ad aprire il convegno sarà il professore americano Jack Goldstone (della George Mason School of Public Policy di Fairfax, Virginia) che arriva in Italia per la prima volta. Goldstone ha scosso il dibattito internazionale con il suo articolo «The New Population Bomb», pubblicato dalla rivista americana Foreign Affairs a gennaio 2010 in cui affronta proprio il tema delle sfide demografiche del XXI secolo.

 

10 novembre 2010

Dagli Stati Uniti arriva anche il politologo Moisés Naím, ex direttore di Foreign Policy e attuale direttore del Carnegie Endowment, primo think tank globale sui temi di politica internazionale. Gli altri relatori sono Bill Emmott, già direttore dell’Economist e autore del recente libro «Forza Italia», il demografo Francesco Billari, il presidente dell’ Istat, Enrico Giovannini, lo storico dell’architettura Luca Molinari, l’imprenditore Guido Barilla e l’antropologo Franco La Cecla.
 

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