Primo sì alla pillola abortiva. Via libera dalla commissione dell’Agenzia del farmaco
ROMA – Dopo gli autorevoli interventi del Vaticano e della Cei sul valore della vita e mentre divampa la polemica per la presenza dei radicali nelle liste del Partito Democratico, arriva una notizia che potrebbe complicare ulteriormente il rapporto tra laici e cattolici. Ieri sera è giunto dall`Aifa il primo via libera per la commercializzazione in Italia della pillola abortiva Ru486.
La commissione tecnico-scientifica (Cts) dell`Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha infatti dato il suo parere favorevole alla richiesta di autorizzazione al commercio, attraverso la procedura di mu- tuo riconoscimento (che coinvolge anche altri Paesi europei), per la Ru486. La domanda era stata avanzata a fine novembre dalla Exelgyn, la ditta farmaceutica francese produttrice del farmaco. Si tratta del primo step sulla strada che potrebbe rendere la,Ru486 disponibile in Italia, come farmaco utilizzabile esclusivamente in ospedale, e dunque classificato in fascia H.
L`iter di autorizzazione prevede infatti che il Comitato tecnico scientifico (Chmp) dell`Agenzia europea del farmaco (Emea) dia ora il via libera al mutuo riconoscimento. Ok che dovrebbe arrivare già entro la giornata di oggi. Dopo questo passaggio la «pratica» tornerà alla Commissione tecnica dell`Aifa che, a sua volta, darà mandato al Comitato prezzi e rimborsi dell`agenzia del farmaco per la negoziazione del prezzo per il Servizio sanitario nazionale. Ultimi step: l`approvazione da parte del Consiglio di amministrazione e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, un iter che si concluderà non prima di maggio. A quanto si apprende, per i tecnici dell`Aifa resta però sul tavolo un altro nodo da sciogliere.
La Ru486, infatti, deve essere somministrata alle donne in aggiunta a un altro farmaco, il misoprostolo, che è autorizzato in Italia esclusivamente come gastroprotettore e non per uso ginecologico. Dunque, spetterà alla Cts decidere se ampliare le indicazioni di questo prodotto, consentendone l`uso in aggiunta alla pillola abortiva, o se autorizzarne l`utilizzo «off label», cioè «fuori indicazione». «Oggi è un grande giorno per le donne italiane», esulta Silvio Viale, il ginecologo torinese nonché esponente radicale, promotore della sperimentazione della Ru486. Preoccupazione per il via libera viene invece da Forza Italia. E radio vaticana avverte: quella pillola non è un`aspirina.
di R.R.