Padova, 14 settembre 2011. Ampio consenso della maggioranza del consiglio comunale di Padova sull’istituzione del registro delle Dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario. In contemporanea con l’avvio al Senato della discussione sulla legge contro il testamento biologico, ieri sera è stata approvata una mozione del capogruppo del Pd che consentirà ai cittadini di registrare l’avvenuto deposito delle proprie dichiarazioni anticipate di volontà. All’esame dei consiglieri comunali c’erano tre mozioni, segno evidente del grande dibattito che si è sviluppato in città negli ultimi anni, quella di Sel, della Cellula Coscioni di Padova poi presentata da Rifondazione Comunista e quella del Pd. Tre testi che avevano raggiunto una sintesi, dopo un paio di mesi, in un unico documento unitario proposto dal Pd e, che, secondo gli accordi, sarebbe andato al voto. La mattina di ieri, il capogruppo del Pd, Gianni Berno, ha presentato un’ulteriore mozione, che si differenziava dal testo unitario sostanzialmente per l’utilizzo del termine eutanasia. Il concetto di eutanasia, peraltro, era stato esplicitato anche nella mozione unitaria. Le due mozioni chiedevano al sindaco e alla giunta sostanzialmente le stesse cose. Va detto che la Dichiarazione anticipata di trattamento è un documento che potrà essere utilizzato qualora si volesse accertare la volontà della persona. Non si riconosce certo il diritto all’eutanasia. Quello che attesta il comune è semplicemente la data certa di questa dichiarazione e il fatto che questa dichiarazione c’è stata ed è depositata in doppia copia, una in comune e l’altra ad esempio da un familiare, notaio o un avvocato di fiducia della persona. A quel punto le consigliere Mancin di Sel e Ruffini di Rc hanno tenuto il punto sulla mozione unitaria chiedendo il voto ai consiglieri e ottenendo 11 voti contro, 10 a favore, un astenuto e un non votante. Al voto successivo la mozione del capogruppo del Pd è stata approvata con 17 voti a favore 1 contro e 5 astenuti. Ora anche Padova, come più di 70 Comuni in Italia, avrà il registro per i testamenti biologici. La raccolta delle dichiarazioni anticipate di trattamento non è attività illegittima, come si afferma erroneamente, ma è una funzione che il comune esercita al pari della tenuta dei pubblici registri quali l’anagrafe e lo stato civile. Alcuni comuni hanno previsto la tenuta di registri civili ulteriori rispetto a quelli standard, come ad esempio quello delle unioni civili.
Cellula Coscioni di Padova
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