Marco Perduca sulle dichiarazioni di Matteo Salvini: “Sulla cannabis, la destra ha le ‘visioni’, ma a sinistra c’è il silenzio”

Durante un comizio elettorale in Umbria, il segretario della Lega aveva affermato che “la droga è morte e va combattuta”

In risposta alle recenti dichiarazioni del Ministro Salvini, secondo cui “la droga è morte e va combattuta”, la dichiarazione di Marco Perduca dell’Associazione Luca Coscioni- già presidente del Comitato referendum Cannabis legale. Salvini ha sottolineato come le due coalizioni abbiano visioni diverse per l’Umbria e l’Italia, denunciando la pericolosità delle droghe e facendo riferimento a casi di cronaca che evidenzierebbero gli effetti mortali dell’uso di sostanze.

“L’inizio della campagna elettorale per le regionali in Umbria del Ministro Salvini – dichiara Perduca – si caratterizza per visioni più che per una visione concreta. Si parla di allucinazioni secondo cui ci sarebbero persone che muoiono a causa della cannabis, e si attribuisce al campo avverso la volontà di legalizzare la pianta. Capisco che nella terra del santo per eccellenza, noto per il suo amore nel dialogare con gli animali, ci sia la necessità di richiamare in causa temi difficili da dimostrare. Tuttavia, è un salto notevole considerare che in Umbria si siano registrati gli unici casi al mondo di morti per cannabis o che il “campo largo” possa essere definito antiproibizionista. Restiamo comunque in attesa di conferme su entrambi i fronti, poiché queste sarebbero novità di portata storica”.

“Il controllo del mercato della cannabis nelle mani della criminalità organizzata non può che avere l’effetto di aumentarne la potenza e quindi l’eventuale pericolosità. L’obiettivo delle mafie è quello di vendere sempre di più e roba sempre più potente. Se lo Stato controllasse il mercato della cannabis, come degli altri stupefacenti, potrebbe avere controllo delle percentuali di principio attivo previste per legge, scoraggiando o mettendo fuori commercio (come si è fatto negli anni con il tabacco) le qualità più pericolose. Esattamente il contrario di ciò che sta facendo il Governo”.