Oltre millecinquecento firme raccolte tra i cittadini, in soli 15 giorni, per dire no a una legge che andrà contro il testamento biologico.
Ha subito ottenuto una grande risposta la mobilitazione, partita da Venezia, con l’obiettivo di fermare il disegno di legge sul testamento biologico attualmente all’esame del Senato. Un DDL che prefigura di fatto una legge contro il testamento biologico. L’appello è stato lanciato dal neo costituito Comitato Art.32 "sulla mia vita decido io", per chiedere ai parlamentari e a tutte le forze politiche (alle quali le firme fin qui raccolte saranno consegnate già nelle prossime ore) di mettersi, rapidamente e con convinzione, dalla parte dei cittadini a difesa del diritto costituzionale all’autodeterminazione. La raccolta firme mira a rendere possibile, prima del voto al Senato, una grande mobilitazione popolare attraverso la quale fermare una legge impopolare, anticostituzionale e antiscientifica.
Interpellati su un tema particolarmente sentito i cittadini rispondono, ancora una volta, riaffermando la volontà di poter decidere sul proprio fine vita. Da qui l’importanza di manifestare contrarietà a una legge che nega l’obbligo al rispetto delle volontà personali; che vieta in toto la possibilità di rifiutare terapie mediche invasive come l’alimentazione artificiale; che costringe i medici a violare il codice deontologico; che sottrae diritti fondamentali trasformando la persona malata in un cittadino di serie B.
Il Comitato Art.32, trasversale e aperto a tutti cittadini, nato su sollecitazione della cellula Coscioni di Venezia, continuerà nei prossimi giorni la raccolta di firme a cui saranno affiancate nuove iniziative per allargare il raggio d’azione coinvolgendo cittadini, forze politiche e sociali.
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