Fecondazione: milleproroghe e tutela dei pazienti allarme reale.

 Dichiarazione dell’avvocato Filomena Gallo, presidente Associazione Amica Cicogna e Vice Segretario Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica.

L’allarme su quanto il Governo sta cercando di attuare con il milleproroghe è reale, non è un polverone inutile di chi non conosce le norme.
Il comma evidenziato nel milleproroghe stabilisce che il Ministero della Salute possa assumere qualsiasi informazione direttamente dai centri di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA).
Al sottosegretario Roccella segnalo che forse non è al corrente del fatto che i decreti legislativi di recepimento delle direttive comunitarie in materia non prevedono assunzioni dirette d’informazioni dai centri da parte del Ministero della Salute, ma bensì comunicazione obbligatoria seguendo regole rigide degli organi tecnici e non politici preposti, quali il registro nazionale PMA e il Centro Nazionale Trapianti. Pertanto, questo ulteriore passaggio di informazioni e di dati al Ministero, vista la politica di governo, è più che mai allarmante.
Il testo del decreto oggetto di contestazione è generico e apre la strada alla diretta assunzione di notizie sensibili riguardanti le coppie e i nati.
Proprio quelle coppie che esigono garanzia di tutela sanitaria e della privacy.