Comincia il dibattito in Senato sui disegni di legge in materia di morte medicalmente assistita

Marco Cappato commenta: “È un confronto tra proibizionisti di governo e di opposizione, uniti nel restringere i diritti in vigore”

Prossimamente, la Corte costituzionale dovrà pronunciarsi sulle nuove disobbedienze civili. Dall’8 al 21 aprile, l’Associazione Luca Coscioni promuove una mobilitazione nazionale in difesa del testamento biologico

“Il dibattito che inizia al Senato sui disegni di legge in materia di morte medicalmente assistita rappresenta bene il quadro desolante delle posizioni dei partiti sul tema, nonostante l’opinione pubblica sia da molti anni aperta alla regolamentazione dell’eutanasia. Si confronteranno infatti due principali linee, entrambe peggiorative rispetto alla normativa attualmente già in vigore.

Da una parte, infatti, c’è la proposta di legge di Forza Italia che vorrebbe addirittura modificare la legge n. 219/2017 sul testamento biologico e l’interpretazione della “nutrizione e idratazione artificiale” escludendone la natura di trattamenti sanitari per renderli non rifiutabili dal paziente. In questo modo si vuole tornare all’imposizione del “sondino di Stato”, contro ogni principio costituzionale e diritto inviolabile della persona, come anche riconosciuto a livello sovranazionale e internazionale, a non subire un trattamento sanitario contro la propria volontà”, ha dichiarato Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni.

“Dall’altra parte, anche la principale proposta delle opposizioni a prima firma Bazoli, sottoscritta da Senatori del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle e di Azione, punta a restringere il perimetro di quanto è già legale in Italia in forza della “sentenza Cappato-Antoniani” della Corte costituzionale. Il disegno di legge infatti vieterebbe ciò che la Consulta oggi consente e cioè l’accesso all’aiuto medico alla morte volontaria di persone (capaci di prendere decisioni libere e consapevoli, affette da patologie irreversibili e tenute in vita da trattamenti di sostegno vitale) la cui sofferenza insopportabile sia “solo” fisica o “solo” psicologica.

Il testo Pd-M5S-Azione esige invece che il paziente sia affetto da una patologia che provochi sofferenze che siano al tempo stesso fisiche e psichiche, introducendo inoltre una forma rigida di obiezione di coscienza sul modello della legge sull’aborto. Oltre a ciò conferma la discriminazione all’accesso alla morte volontaria medicalmente assistita (già segnalata dal Comitato di Bioetica e ora al vaglio della Corte costituzionale) del requisito della presenza di trattamenti di sostegno vitale e non dà alcuna garanzia riguardo alla tempistiche della procedura di valutazione delle condizioni del paziente, oggi uno dei principali ostacoli all’attuazione della sentenza della sentenza 242/2019 della Corte costituzionale.

Come Associazione Luca Coscioni dall’8 al 21 aprile saremo presenti in oltre 100 piazze italiane in difesa della legge sul testamento biologico e l’interruzione delle terapie. Sull’aiuto medico alla morte volontaria, proseguiamo con le disobbedienze civili, in attesa dell’udienza della Corte costituzionale che si dovrà pronunciare sul requisito del “trattamento di sostegno vitale”, come richiesto dal Tribunale di Firenze per l’aiuto fornito da Chiara Lalli, Felicetta Maltese e il sottoscritto a Massimiliano, 44enne toscano affetto da sclerosi multipla, per raggiungere la Svizzera e poter ricorrere al suicidio medicalmente assistito”.