Una sentenza del giudice Talia nel 1995 invitava a verificare il reato di “attentato alla salute pubblica” causata dagli sversamenti in mare del nostro sistema fognario.
Da allora le situazione non è cambiata. Rimane l’emergenza e il rischio salute dei bagnanti.
Le testimonianze di chi si è ammalato dopo un bagno sono eloquenti.
Il problema non può essere ignorato ancora per altri 20/30 anni in attesa di separare le fognature. E’ invece possibile e necessario intervenire da subito attivando tutte le iniziative necessarie per informare e tutelare la salute pubblica.
L’Associazione Luca Coscioni istituisce a Rimini un coordinamento di Soccorso Civile che avrà come finalità la promozione delle istanze dei cittadini bagnati e le legittime rivendicazioni di tutela della salute.
Convegno pubblico. Martedì 22, alle ore 21,00, Sala del Buonarrivo, corso d’augusto 231
Parteciperanno come relatori:
Marco Sergiani (sportivo di Triathlon)
Testimonianza: "L’esperienza di un nuotatore. Un caso di indifferenza istituzionale"
Ferdinando Borroni Ass. Medici per l’Ambiente
“Quali rischi per la salute in acque di balneazione inquinate?”
Massimo Manduchi, Avvocato foro di Rimini,
“Il divieto di balneazione nella normativa vigente. Punti di riflessione e proposte di modifica.”
Antonio Faggioli, Ass. Medici per L’ambiente, Specialista e Libero Docente in Igiene dell’Università di Bologna
"I diritti dei cittadini per l’ambiente e la salute: informazione, comunicazione, partecipazione"
Ivan Innocenti (Ass. Luca Coscioni)
"Informazione e responsabilità, interventi necessari"
Ivan Innocenti.
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