Comunicato stampa
Consulta Napoletana per
Cellula Coscioni di Napoli
Libera Uscita
In merito alla circolare ministeriale che pretenderebbe di dichiarare privi di effetti giuridici i registri dei testamenti biologici, istituiti o istituendi presso gli enti locali, questa Consulta – unitamente alla Cellula Coscioni di Napoli e a Libera Uscita Campania – esprime stupore e indignazione. Innanzitutto perché emanata da ben tre ministri (fra cui quello degli interni), in secondo luogo perché questo atto – che pare incongruo e inconsistente alla luce dell’attuale ordinamento giuridico e costituzionale – è un vero e proprio ricatto finanziario e sembra configurare un particolare avvertimento a tutti quegli enti che agiscono nell’ambito della loro autonomia democratica e di quegli amministratori che interpretano il loro ruolo come una funzione di servizio ai cittadini. Ancor più grave se pensiamo che la circolare è stata emanata a pochi giorni dalla II puntata del programma “Vieni via con me”, nella quale gli autori hanno dato voce alla dignità umana e alle istanze di autodeterminazione della persona, rappresentate da Mina Welby e Beppino Englaro, che tanti cittadini hanno seguito con passione di libertà.
Gli stessi cittadini che ormai sostengono con passione queste istanze e che hanno decretato il successo delle ultime iniziative sul tema organizzate dalla Consulta a Napoli, come quella del tavolo laico di Via Epomeo, rione popolare e particolarmente cattolico, dove in poche ore di tavolo si sono raccolte centinaia di firme in favore del registro comunale.
Come cittadini, essendoci sentiti offesi da questo atto di decisionismo autoritario, abbiamo avvertito l’esigenza di riunirci immediatamente per organizzare delle concrete azioni di risposta sul territorio:
1) valutazione della fattibilità di azioni in sede giudiziale da affidare a quei cittadini e a quegli enti dove è già stato istituito il registro, i quali vorranno farsi compagni in questa lotta per il diritto;
2) elaborazione di un documento da recapitare a tutti gli amministratori degli enti che non hanno ancora istituito il registro, affinchè lo facciano al più presto;
3) promozione presso l’opinione pubblica dell’appello in favore dell’istituzione del registro dei biotestamenti al Comune di Napoli, architrave di un potere oscurantista rappresentato dalle attuali istituzioni locali e nazionali, che si deve espugnare quanto prima per dissipare la cappa sanfedista e clericale che allontana la nostra terra dalle democrazie liberali europea.
A tal fine
Giancarlo Nobile, coordinatore della “Consulta Napoletana per
Francesco Porcellati, referente di “Libera Uscita” in Campania
Domenico Spena, presidente della “Cellula Coscioni di Napoli”