L’Associazione Luca Coscioni e il Comitato Promotore del Referendum Eutanasia Legale hanno depositato questa mattina in Corte di Cassazione a Roma oltre un milione e duecento mila firme raccolte in soli tre mesi. Presenti, tra gli altri, i vertici dell’Associazione Luca Coscioni Mina Welby, moglie di Piergiorgio e co-presidente, il segretario Filomena Gallo e il Tesoriere Marco Cappato — oltre ai coordinatori del Comitato, medici, autenticatori, avvocati e volontari giunti da tutta Italia — anche alcuni “volti” simbolo di questo referendum, come Laura Santi, attivista malata di sclerosi multipla, Marco Gentili, malato di SLA, assoluto protagonista della campagna grazie all’azione politica nonviolenta a favore della firma digitale e Valeria Imbrogno, compagna di Dj Fabo.
È stata una campagna referendaria da record, innanzitutto la prima sulla quale saranno depositate le firme dopo 10 anni, registrando una mobilitazione popolare straordinaria e soprattutto in piena estate. Un altro storico primato arriva dalla firma digitale: è il primo referendum al mondo con valore legalmente vincolante ad essere proposto anche “online”, grazie all’innovazione strappata con una lunga campagna condotta da Mario Staderini, passata dalle condanne dell’Italia da parte della Commissione diritti umani delle Nazioni Unite e dall’azione del co-Presidente dell’associazione Luca Coscioni Marco Gentili, e tradotte nell’emendamento di Riccardo Magi approvato dal Parlamento.387.921 le adesioni arrivate dal web. Oltre 800.000 invece le firme cartacee raccolte fisicamente su carta in tutte le province italiane, grazie a una rete capillare di 13.000 volontari.
“Oltre un milione di persone han chiesto di poter scegliere che finalmente si possa decidere quello che la politica non ha ancora fatto, ovvero tra l’eutanasia clandestina, che c’è già, e quella legale fatta di regole responsabilità e conoscenza – dichiarano Filomena Gallo e Marco Cappato Segretario e Tesoriere dell’associazione Luca Coscioni. L’obiettivo è che nessuno debba più subire sofferenze insopportabili contro la propria volontà. Questo successo è la dimostrazione che le libertà e i diritti civili sono più forti di ogni ostruzionismo, il vero cuore della politica è presente qui oggi”. Ora il quesito passerà intorno al mese di gennaio al vaglio della Consulta, che se lo riterrà ammissibile il Presidente della Repubblica fisserà la data di convocazione degli italiani in una domenica tra il 15 aprile e il 15 giugno 2022.
L’Associazione Luca Coscioni si è fatta carico del costo della firma digitale impegnandosi alla spesa di un totale di circa un milione di euro, finora parzialmente coperti da donazioni volontarie dei firmatari per un totale di 485.000 euro. Il deposito del referendum arriva a 15 anni dalla lettera di Piergiorgio Welby al Presidente Giorgio Napolitano, a 8 anni dal deposito della legge di iniziativa popolare, a 3 anni dal primo invito della Corte costituzionale al Parlamento per una legge sul suicidio assistito. Quello del fine vita sarà uno dei temi principali del XVIII Congresso Nazionale dell’Associazione Luca Coscioni dal titolo: “Attiviamo la democrazia” (Roma 8-10 ottobre).
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.