LIGURIA
Il giorno 5 febbraio 2024 un gruppo trasversale di consiglieri regionali ha depositato la proposta di legge ottenendo una dichiarazione di voto favorevole da parte del presidente della Regione Toti. Il 19 febbraio è stato avviato l’iter della discussione in Consiglio Regionale ed ora siamo nella fase delle audizioni degli esperti.
CAMPANIA
Nel marzo 2024 due consiglieri regionali (Luigi Abbate e Maria Muscarà) hanno depositato la proposta di legge. L’11 aprile la Commissione Sanità e Sicurezza Sociale del Consiglio regionale ha incardinato l’esame della proposta ed ha deciso di costituire un tavolo per procedere ad un approfondimento tecnico giuridico della materia.
FRIULI VENEZIA GIULIA
Ad agosto 2023 con oltre 8.000 firme sulle 5.000 necessarie, in Friuli Venezia Giulia è stata depositata la proposta di legge. Il 10 aprile 2024 questa è stata discussa e respinta dalla terza commissione regionale con motivazioni non attinenti al contenuto della proposta di legge. La Regione FVG è già stata condannata per i ritardi della procedura di suicidio assistito a cui è stata sottoposta “Anna” che, grazie all’aiuto dell’Associazione Luca Coscioni, è stata la prima persona ad ottenere aiuto medico alla propria morte volontaria con assistenza completa da parte della Regione.
PIEMONTE
In Piemonte la proposta è stata depositata per via popolare con 11mila firme sulle 8mila necessarie. Dopo un paio di mesi di audizioni degli esperti, il testo è arrivato in Aula il giorno 22 marzo 2024. In quella giornata il Consiglio Regionale -con 35 votanti: 22 favorevoli, 12 contrari e 1 astenuto- ha votato favorevolmente la “questione pregiudiziale di costituzionalità” posta dalla maggioranza, un tecnicismo – seppur consentito dal regolamento – utilizzato in modo strumentale per non permettere di discutere nel merito la proposta, nonostante questa fosse già stata ritenuta ammissibile dalla Commissione di garanzia del Consiglio regionale con decisione ratificata dall’Assemblea a novembre 2023. La maggioranza che sostiene il Presidente Cirio ha così vanificato le firme dei cittadini piemontesi.
TOSCANA
Il giorno 14 marzo 2024 sono state depositate oltre 10mila firma di cittadini e cittadine toscane che hanno sottoscritto la proposta di legge. La Regione si è già espressa sull’ammissibilità della proposta. Attendiamo ora la calendarizzazione del testo e l’avvio della discussione.
UMBRIA
In Umbria la proposta di legge, seppur diversa e limitativa confronto a quella proposta dall’Associazione Luca Coscioni, è stata depositata dal PD.
SARDEGNA
Con il rinnovo del Consiglio Regionale a marzo 2024, in Sardegna non risulta ancora depositata la proposta di legge “Liberi Subito”. Segnaliamo che nella precedente consiliatura, 19 consiglieri (ora facenti parte della maggioranza) hanno depositato la proposta di legge. Auspichiamo dunque che anche in questa consiliatura il testo venga ripresentato e si avvii presto la discussione.
ABRUZZO
In Abruzzo la nostra proposta di legge è stata la prima legge di iniziativa popolare depositata nella storia della Regione. Il deposito è avvenuto il 19 giugno 2023. In Abruzzo per il deposito di una pdl popolare sono richieste lo stesso numero di firme della Lombardia, nonostante la sola popolazione di Milano sia maggiore di quella dell’intero Abruzzo. Nonostante i problemi di maltempo continuo per tutti i mesi di raccolta firme, nonostante il numero spropositato di firme richieste, nonostante le difficoltà geografiche che il territorio presenta, siamo riusciti comunque a depositare 3000 firme in più di quelle richieste (8.000 in totale). Di fronte a questa enorme partecipazione civile la Regione non ha ancora nemmeno incardinato il testo.
EMILIA ROMAGNA
In Emilia Romagna la proposta popolare è stata depositata a luglio 2023 con 7.300 firme sulle 5mila necessarie. Il 13 febbraio 2024 dopo una rapida discussione in Aula il testo è stato inviato in Commissione Sanità dove al momento non risultano esserci date certe per l’avvio della discussione. Nel frattempo il tempo passa e in Emilia Romagna tra poco più di un anno si tornerà a votare. La Giunta Bonaccini, temendo di aprire un confronto interno al PD sul tema prima delle elezioni europee, per evitare il voto sulla legge ha emesso delle linee di indirizzo per le ASL che comunque risultano problematiche continuando a non garantire tempi certi per chi intende fare richiesta di morte volontaria medicalmente assistita e che potrebbero essere facilmente modificate in caso di vittoria alle prossime elezioni di una maggioranza diversa dall’attuale. A seguito di un ricorso promosso da Forza Italia, il TAR si dovrà esprimere sulla delibera di Giunta. L’Associazione Luca Coscioni continua a richiedere la discussione della proposta di legge popolare.
LAZIO
Nel Lazio i consiglieri Marotta e Tidei, rispettivamente AVS e IV, sono i primi firmatari della nostra proposta che ha raccolto le sottoscrizioni di un gruppo trasversale di consiglieri sia della maggioranza che dell’opposizione. Ancora, nonostante il “caso” di Sibilla Barbieri, non è previsto un avvio della discussione in Aula.
VALLE D'AOSTA
Ad inizio di febbraio 2024 due consigliere di opposizione, Erika Guichardaz e Chiara Minelli, hanno depositato il testo della proposta di legge. Nonostante un duplice invito alla sottoscrizione del testo a tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione, ad oggi non sono stati trovati ulteriori consiglieri disponibili a sottoscrivere il testo. Non sono ancora previste date per l’avvio della discussione.
SICILIA
Si procederà da maggio 2024 con l’iniziativa legislativa popolare.
LOMBARDIA
Il 18 gennaio 2024 sono state depositate 8.000 sottoscrizioni della proposta di legge di iniziativa popolare sulle 5.000 necessarie. Il 7 febbraio all’unanimità l’Ufficio di Presidenza ha dichiarato ammissibile la proposta. Attendiamo l’inserimento in calendario della proposta per l’avvio della discussione in Consiglio Regionale.
VENETO
Il Veneto è stata la prima Regione a discutere la legge depositata con 9.000 firme sulle 7.000 necessarie. La discussione è avvenuta il 16 gennaio 2024. Con 25 voti favorevoli, 22 contrari e 3 astenuti, il Veneto non ha approvato la legge. Per l’approvazione era necessaria la maggioranza assoluta: su 50 presenti, servivano 26 sì.
PUGLIA
La prima Regione a mettere parzialmente ordine alle procedure di fine vita così come individuate dalla sentenza 242/2019 è stata la Puglia a gennaio 2023 attraverso una delibera di Giunta che rappresenta sicuramente un primo passo in avanti, ma presenta problematiche. La prima di metodo: si tratta di una Delibera di Giunta e non di una legge. Al primo cambio di Giunta si potrà quindi facilmente ritirare o modificare, senza i passaggi in consiglio regionale, e quindi di dibattito davanti l’opinione pubblica che richiederebbe invece la modifica di una legge regionale. La seconda problematica riguarda il merito della delibera: risulta assente la previsione del termine massimo di 20 giorni per il completamento della procedura di verifica delle condizioni della persona malata e l’emissione del relativo parere; mancano le indicazioni precise alle Asl affinché all’interno della propria azienda istituiscano una commissione medica multidisciplinare per la verifica delle condizioni della persona che avanza questo tipo di richieste.
Mancano quindi le due previsioni principali contenute nella pdl “Liberi Subito”.
BASILICATA
La Basilicata è la prima e al momento l’unica Regione che ha visto il deposito della pdl attraverso l’iniziativa dei Comuni. Nove consigli comunali, tra cui quello di Matera, hanno deliberato il deposito congiunto della nostra pdl in Consiglio Regionale. Dopo il deposito della legge a settembre c’è stato l’incardinamento in Commissione, sono stati auditi i Sindaci dei primi Comuni ad aver deliberato il deposito della proposta e ad oggi non ci sono passi avanti verso la discussione in Aula.
MARCHE
Nelle Marche la pdl, seppur con piccole differenze, è stata depositata da un consigliere regionale del PD, Maurizio Mangialardi, già Sindaco di Senigallia, la città di Federico Carboni, la prima persona che in Italia ha avuto accesso legale al suicidio medicalmente assistito nonostante il freno tirato da parte della Regione che non lo ha aiutato nemmeno a trovare un medico e una pompa infusionale necessari per poter procedere. L’Associazione Luca Coscioni ha dovuto avviare una raccolta fondi per aiutare acquistare il macchinario e l’assistenza è dovuta avvenire attraverso il dott. Mario Riccio. Insieme a Mangialardi (PD), il secondo relatore della legge è Giorgio Cancellieri (Lega) e medico di Fabio Ridolfi, il ragazzo di Fermignano che, di fronte ai ritardi del SSN nelle procedure di SA, ha preferito morire come non avrebbe voluto: attraverso l’interruzione di tutte le sue terapie e la sedazione palliativa profonda.
Anche qui la discussione è stata incardinata, si è tenuta una seduta di discussione in Commissione Sanità e poi il dibattito è caduto nel vuoto.
CALABRIA
In Calabria la proposta di legge, seppur diversa e limitata ai soli “pazienti terminali”, è stata depositata dal PD.
MOLISE
Si procederà nei prossimi mesi con la ricerca di un gruppo trasversale di consiglieri regionali disponibili a depositare il testo.
TRENTINO ALTO ADIGE
Si procederà nei prossimi mesi con la ricerca di un gruppo trasversale di consiglieri regionali disponibili a depositare il testo.