Nature contro Stamina, Civile nella bufera

brescia.corriere.it

Forte denuncia della prestigiosa rivista scientifica Nature nei confronti del Metodo scientifico Stamina, che accusa Vannoni di aver copiato il protocollo per ottenere l’ok da una ricerca russa. Una decisione che spacca società civile e mondo scientifico: se ci sono decine di persone con famigliari affetti da gravissime patologie che non vogliono rinunciare alle infusioni, disposte a ricorrere ai giudici pur di essere curate, dall’altra parte c’è la denuncia delle istituzioni sanitarie italiane che bollano Stamina come inefficace. La sperimentazione finanziata dal ministero, secondo Paolo Bianco, ricercatore sulle cellule staminali dell’università Sapienza di Roma, è «uno spreco di denaro e dà false speranze alle famiglie disperate». «Non sono sorpreso di apprendere tutto questo», dice sempre nell’articolo Luca Pani, direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), che ha sospeso le infusioni con metodo Stamina presso i laboratori dell’ospedale di Brescia a maggio 2012.

 

«ASSOCIAZIONE COSCIONI: SUBITO LO STOP»«Interrompere immediatamente ogni rapporto con Vannoni e il suo staff e denunciarli alla magistratura per il reato di truffa ai danni dello Stato. Sciogliere la commissione e cancellare la sperimentazione, e illustrare in Parlamento i motivi della decisione». È quanto chiedono in un comunicato Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni e Gilberto Corbellini, consigliere generale dell’associazione, al ministro della Salute Beatrice Lorenzin. «Abbiamo denunciato da subito, insieme agli scienziati che si sono personalmente esposti – riporta la nota – l’imbroglio che la Fondazione Stamina stava organizzando ai danni dei pazienti e dello stato».

L’ATTACCO DI PECORELLI – «L’inchiesta pubblicata da Nature penso che si commenti da sola» dice Sergio Pecorelli presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) nonché rettore dell’università statale di Brescia che ha parlato a Roma a margine dell’assemblea di Farmindustria. La sperimentazione finanziata dal governo partirà? «Credo che non ci siano delle novitá a quel punto di vista, ma sicuramente l’inchiesta di Nature è un elemento interessante e da tenere in considerazione».

LA REPLICA DI VANNONI «Se il ministro Lorenzin vuole dare seguito a quanto deciso dalle Camere dovrà fornire a Stamina garanzie maggiori di obiettività della sperimentazione». Lo scrive su Facebook Davide Vannoni, replicando così alle polemiche seguite dalla sostanziale bocciatura su Nature del metodo Stamina. Vannoni scrive che «Nature, nella speranza di far fare brutta figura ad una fondazione onlus italiana, stia, in realtà, scadendo e facendo solo politica di basso livello» con argomentazioni «che sfiorano il patetico». Se il ministro ritiene di dare seguito a tali argomentazioni, aggiunge Vannoni «chiediamo che ne dia comunicazione immediata, in modo da non farci perdere più tempo, in funzione, soprattutto, delle centinaia di persone che a Brescia attendono di essere trattate con la metodica Stamina e che, nonostante queste maccheroniche opinioni, è già una realtà terapeutica per centinaia di persone».