Cara Europa, passato il 1 maggio, cosa farà la politica? Continuerà a bombardare la Libia. Continuerà a tramare per toglierci il diritto di votare i referendum sul nucleare e sull’acqua. Continuerà con le truffe parlamentari come quella del biotestamento: che, iscritto come urgente nel calendario della Camera il 27 aprile, il 28 è stato di nuovo sospeso, per essere al centro della campagna elettorale. Servirà a Berlusconi e a Casini per dimostrare al papa la loro obbedienza cieca pronta ed assoluta, e quindi pretenderne in cambio voti e paterne “benedizioni”. Non ho capito bene, in tanto casino, cosa fa il Pd. Leggo su Europa l’articolo di Maria Antonietta Farina Coscioni, ma, in concreto, votiamo contro, votiamo a favore o procediamo in ordine sparso, cioè in disordine?
ALBA DE NOVELLI, ISERNIA
Cara amica, temo che procederemo in disordine. Bersani è stato nettissimo, ma non so se tutti i suoi deputati si sentano impegnati. Ha detto: "Noi siamo assolutamente contrari ad una legge che entri a piedi giunti tra la vita e la morte della persona. Chi ci accusa e dice la parola eutanasia ci offende sanguinosamente. Noi intendiamo solo che un cittadino non sia costretto ad essere attaccato ai tubi finché lo vuole Cicchitto. Questo vogliono i cittadini". Intanto i cittadini sanno che la gerarchia clericale e i suoi atei devoti fanno di tutto per confondere la libertà di cura, garantita dalla Costituzione, con l’eutanasia, proibita dalla legge. I cittadini sanno che Berlusconi, perfino Berlusconi, ha riconosciuto nella lettera con la quale mobilita i suoi deputati che in queste materie la legge non dovrebbe entrarci, ma purtroppo è necessario averne una, sia pure l’orrenda legge Calabrò, per evitare che i giudici riempiano il vuoto, decidendo in caso di controversie: come accadde per Eluana Englaro.
Invece, come gli ha spiegato Umberto Veronesi il 1 maggio sul Corriere della sera, visto che il Cavaliere finge di essere devoto ai principi cristiani, "se ognuno resta libero di scegliere per sé, non c’è alcun motivo per dubitare che i credenti decideranno in base alla loro fede". Ma alla Chiesa, e ai berluscones che hanno bisogno dei suoi voti, interessano i non credenti, i laici, insomma la maggioranza degli italiani: li si vuole assoggettare a “valori irrinunciabili” ai quali hanno rinunciato da tempo. Questo è il liberalismo della destra.
Di queste cose lei sentirà parlare il 18 maggio, quando la Camera riprenderà l’esame della legge. Il 18 maggio, guarda caso, cade fra il primo turno delle amministrative (15-16 maggio) e il secondo (29-30): così gli epicurei del bunga bunga berlusconiano e la Lega e l’Udc potranno salmodiare fra gli elettori cattolici, fra quanti ai problemi della loro città e del paese antepongono ideologie fondamentaliste. Il risultato sarà la negazione agli italiani di un diritto, il tragico diritto finale di decidere di noi stessi, garantito dalla Costituzione. È vero che, negando questo diritto, si aprirà poi la strada al referendum abrogativo o al no della corte costituzionale, ma questo significherà dilacerare le coscienze ancora per anni, come ai tempi del divorzio e dell’aborto.
Lei mi chiede come voteremo noi. Non pochi nostri deputati vogliono libertà di voto, come sarebbe ovvio in una normale competizione. Ha detto l’onorevole Fioroni «la vita non ci appartiene», e ha diritto di crederlo e di dirlo. Altrettanto noi abbiamo diritto di credere e dire il contrario: la vita ci appartiene e ne decidiamo. Ma qui non dobbiamo risolvere un problema filosofico o teologico. Dobbiamo risolvere un caso politico. Se nel voto sul biotestamento, strumentalizzato da una destra chiamata all’obbedienza cieca pronta ed assoluta, ci esprimessimo secondo libertà di coscienza (come per principio sarebbe giusto) conseguiremmo lo stesso risultato del divieto berlusconiano di esprimersi in libertà di coscienza. La nostra libertà e il suo divieto otterrebbero lo stesso risultato di negare la libertà del cittadino. Questa è la voragine di fronte alla quale è il Pd. E se vi precipitassimo, perderemmo ogni titolo per dirci alternativa etica e politica al berlusconismo.
Appariremmo uguali ai nostri avversari in tutto, bioetica, bombe, scuola, lavoro. Anche noi imporremmo alle persone di vivere e morire secondo Cicchitto.