Radicali, al via il Congresso di Chianciano. Intervista de “L’Altro” a Maria Antonietta Farina Coscioni

D.V.

Maria Antonietta Farina CoscioniNon sarà un congresso, ma un’assemblea, quella che il Partito radicale, reduce da un risultato elettorale che Pannella e i suoi considerano, a ragione, più che soddisfacente hanno convocato da oggi a Chianciano. E non certo a caso Maria Antonietta Coscioni insiste molto su quei risultati, che in larga misura hanno sorpreso tutti gli osservatori, per spiegare la ripresa della strategia fondata sulla Rosa nel Pugno.

«Quest’assemblea che abbiamo autoconvocato – dice infatti – nasce dall’esigenza di rilanciare il progetto politico della Rosa nel Pugno. La avevamo convocata già prima delle elezioni europee, il cui esito avevamo previsto con notevole precisione: sia la vittoria del centrodestra, sia l’affermazione della Lega al nord, sia, soprattutto, la disaffezione crescente al voto dell`elettorato progressista, che ha preso la strada dell’astensione o del voto per Di Pietro, ma a volte persino del voto per il centrodestra. Sarà un’assemblea di ascolto, però non una passerella di politici»
Come valutate il vostro risultato nelle europee?
Eravamo consapevoli che si trattava quasi di elezioni truccate. Abbiamo dovuto lottare per strappare anche i minimi spazi di visibilità. Ma di certo abbiamo sventato il tentativo di annullare la presenza radicale. Non abbiamo raggiunto il quorum, ma nelle grandi città abbiamo superato il 4%.
E per il futuro?
Durante la, campagna elettorale ci siamo appellati a quei socialisti "scomparsi" che non facevano neppure la campagna per Sinistra e Libertà. Ci siamo chiesti dove fossero finiti Boselli e gli altri sostenitori del progetto Rosa nel Pugno. Dunque consideriamo come interlocutori prima di tutti quelli non considerano finito il progetto della Rosa nel Pugno. Per noi non c’è mai stata questa fine. Però partecipano anche coloro che sono stati esclusi dal Parlamento europeo, dopo quello italiano. Il dibattito e il confronto saranno anche su questo.

Con quale prospettiva politica?
Ci candidiamo a guidare l’alternativa al regime partitocratico e all’oligarchia che ogni giorno mostra il suo volto, a partire da chi come Berlusconi pensa di continuare a governare il Paese con queste regole. Quando i cittadini sono stati messi in grado di conoscere e valutare i problemi ci hanno sempre sostenuto. Voglio segnalare che anche ieri il ministro Sacconi ha manifestato l’intenzione di calendarizzare la proposta di legge sul testamento biologico. Un testo dettato dal Vaticano. che serve a Berlusconi per conservare il consenso delle gerarchie ecclesiastiche perso su altri fronti.
Quali rapporti prevedete con il Pd?
Dal punto di vista anche formale, dopo l’esito delle europee, da parte del Pd sono arrivati segnali di cordialità, dovuti al fatto che il nostro è stato certamente un risultato autorevole. Ci sono deputati del Pd partito che ci chiedono come ci porremo in occasione del loro prossimi congresso. È ovvio che a Chianciano parleremo anche del nostro rapporto, non tanto formale quanto politico, col Pd.
E con, Sinistra e Libertà?
Il consenso che abbiamo avuto alle elezioni europee è tanto più importante perché molti pensavano che non lo avremmo raggiunto. Abbiamo interlocutori anche in quella parte, naturalmente, ma sempre a partire dal fatto che non siamo scomparsi . Abbiamo avuto la forza di partecipare da soli, senza cercare compromessi al ribasso. Per questo ci rivolgiamo anche a chi non credeva che la Rosa nel Pugno potesse fare la, differenza.
Infine, il quadro europeo..
Dopo tantissimi anni non ci sarà la nostra presenza fisica nel Parlamento europeo. Ma dialogheremo con tutte le nostre istanze in Europa. Come dice Pannella, ora bisognerà essere ancora più presenti di prima a Bruxelles.