PINO, MALATO DI SCLEROSI: «LA CANNABIS ANNULLA IL DOLORE» (il Manifesto)

<b>23 Febbraio 2004</b> – Pino è malato di sclerosi multipla e gira su un piccolo motorino rosso fuoco, che ieri mostrava il cartello dell'associazione Pic, cioè «pazienti impazienti cannabis». Dell'associazione fanno parte una cinquantina di persone, che si curano usando anche marijuana. Pino ha iniziato circa tre anni fa, dopo aver visto una puntata di Report, la trasmissione di Rai tre. Quella sera parlavano di come in alcuni paesi si sperimenta la cura della sclerosi multipla attraverso la cannabis. Pino da un anno aveva un dolore insopportabile alle gambe per due muscoli contratti, che i farmaci non riuscivano a distendere. Un suo amico gli ha procurato della marijuana, e lui ha cominciato a fumarla. Le dosi? «Ho testato qual era quella dell'effetto ludico, e ho fatto la metà». Quindi fuma, ma senza sballare, «in tre anni mi sono divertito due volte». Dopo due mesi dall'inizio della cura, i muscoli erano decontratti. Da tre anni non ha dolori causati dai muscoli contratti. Con la cannabis Pino cura anche gli attacchi di prurito irrefrenabile – altro «effetto collaterale» della sclerosi – che ogni tanto lo colgono alla mano destra estendendosi per tutto il braccio «è bruttissimo, ti gratteresti a sangue, e dura tre quarti d'ora – spiega – Se fumo cannabis, invece, dura un quarto d'ora ed è molto meno fastidioso». E' l'unico caso in cui Pino fuma ancora: «Fumare fa male, e io non sono un fumatore». Ha imparato a mangiare marijuana, facendo biscotti. Ciascun biscotto contiene 160 milligrammi di cannabis, che in tutto fa 5 milligrammi di thc. «Questo significa che se approvano il disegno di legge Fini, con 10 biscotti rischio da due a sei anni di carcere». (ci. gu.)