INTERVENTO DI LUCA COSCIONI DEL 3 FEBBRAIO (Radio Radicale)

<b>3 Febbraio 2004</b> – Orvieto – Buongiorno, a tutti gli ascoltatori di Radio Radicale. Questa è la prima mattina di una serie di mattine in cui sentirete, forte, la mia unica, vera, integrale voce metallica, per alcuni minuti. Spero di farvi cosa gradita*. Parto oggi, da una considerazione offèrtami dalla rivelazione biblica: se la radicalità della bioetica cristiana, si fonda sull'esatto sènso antropologico dell'uomo che lo considera come immagine e somiglianza di Dio, in Gesù Cristo, in virtù di questo senso l'uomo deve essere considerato e deve agire. Dunque la dignità dell'uomo, spetta senza dubbi, all'uomo in quanto persona.

Quale è il significato della parola persona? Il significato, come anche Dionigi Tettamanzi, nel suo Dizionario di Bioetica, scrive: "persona significa capacità all'autodominio e alla responsabilità personale, a vivere nella verità e nell'ordine morale"..ed ancora: "la persona non è un che di natura psicologica, ma esistenziale".Poi, con un balzo indietro, scrive: che la "persona può essere anche nascosta, come nell'embrione, ma gia vi é". Allora come può un embrione avere capacità di autodominio, possedere responsabilità personale, vivere nella verità e nell'ordine morale? Quindi mi sono chiesto più volte, e ora chiedo a voi, se tale significato della dignità umana, della persona, può appartenere all'embrione allo stesso titolo, con medesima forza, con medesimo appello alla sua responsabilità e al suo impegno, di un uomo, di un individuo, di una persona, di una coscienza? I 30000 embrioni crioconservati, abbandoneranno presto, i laboratori dei centri di fecondazione assistita e saranno gettati nella spazzatura, perchè tra pochi giorni la legge 1514, sulla procreazione medicalmente assistita, sarà definitivamente approvata. La sacralizzazione dell'embrione, con l'elevazione dello stesso a persona, impedirà lo sviluppo della scienza sperimentale sugli embrioni, con la crudele e feroce conseguenza della uccisione della speranza, per la vita, per la cura di milioni di malati. Io, Luca Coscioni, con l'associazione che porta il mio nome, sarò fisicamente presente, quel giorno, davanti alla Camera dei Deputati per ascoltare, ma non accettare la condanna a morte, di milioni di malati, che tale legge sta per proclamare. Per oggi mi fermo qui. A domani.

<i>(*per ricevere quotidianamente l'intervento su Radio Radicale di Luca Coscioni scrivi a info@associazionecoscioni.org con oggetto: "radio")</i>

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