3 Dicembre 2003</b> – Caro Cappato, cara Bernardini,
sia alla Camera che al Senato, la nostra azione parlamentare di opposizione alla proposta di legge sulla procreazione assistita è stata convinta e decisa, ma non per questo meno aperta al confronto, meno disponibile alla ricerca di una sintesi costruttiva tra diverse visioni e diverse proposte.
Dopo decenni di contrapposizione tra guelfi e ghibellini, sui temi etici che riguardano la vita e la morte, la famiglia e la sessualità, da tempo la sinistra democratica e riformista ritiene giunto il momento di superare contrapposizioni frontali, ricercando soluzioni largamente condivise, perché rispettose del pluralismo etico che contraddistingue positivamente la società italiana. Non solo non c'è contraddizione tra la fermezza della nostra opposizione e lo spirito di apertura col quale dichiariamo la nostra disponibilità al dialogo. Al contrario, è proprio l'atteggiamento di chiusura ideologica, sul quale si è attestata la maggioranza, la principale radice della assurdità, della contraddittorietà e della inapplicabilità di molte delle norme contenute nel testo che proprio oggi va al voto del Senato. Mi riferisco, in particolare, all
INSIEME PER AIUTARE LA VITA (L'Unità)
<b><i>La risposta di PIERO FASSINO</i>