Distributori di condom e assorbenti in un liceo: il Vaticano mette in guardia contro «la banalizzazione della sessualità dei giovani»

A seguito di una mozione approvata a giugno dal consiglio della provincia di Roma un liceo di Roma, il Keplero, ospiterà le macchinette per la distribuzione dei preservativi e degli assorbenti femminili. Ad annunciarlo, in una nota, l’associazione di studenti ScuolaZoo.com. Dal 12 marzo ci saranno 6 distributori installati nel liceo romano. Obiettivo del servizio ovviare «all’elevato costo dei prodotti anticoncezionali». Infatti, i condom verranno venduti al prezzo di fabbrica e cioè 3 pezzi a 2 euro.

Insieme all’installazione dei distributori verrà svolto un seminario di formazione della Lega Italiana per la lotta all’Aids. Lo slogan dell’iniziativa è: «Se vuoi amare fallo con la testa. Proponi al tuo preside l’installazione gratuita di distributori di preservativi e assorbenti nella tua scuola». L’iniziativa, come già all’epoca la mozione della Provincia, ha avuto il commento della Santa Sede. «No alla «banalizzazione della sessualità», questi argomenti si affrontano con l’educazione ed il confronto diretto con i ragazzi. Il cardinale Agostino Vallini, vicario del Papa per la diocesi di Roma, ribadisce la «viva preoccupazione» già espressa. E rifacendosi a quanto detto da Benedetto XVI esorta «nell’educazione dei giovani» a evitare «scorciatoie» e «banalizzazioni della sessualità».

A favore dell’iniziativa si erano espressi, tra gli altri, il viceministro alla Salute Ferruccio Dazio e il responsabile Sanità del Pdl Cesare Cursi. Di avviso opposto l’assessore alla scuola del Comune di Roma Laura Marsilio perchè «i distributori di preservativi nelle scuole rischiano di dare un messaggio sbagliato è di non raggiungere l’obiettivo». Divisi i presidi: scettico era stato il presidente della sezione romana dell`Associazione nazionale presidi (Anp) Mario Rusconi mentre una sponda favorevole era venuta da Cosimo Guarini, dirigente scolastico del classico Mariani. Soddisfatte si erano dette le associazioni romane per i diritti degli omosessuali: una bocciatura era venuta dal Movimento italiano genitori che aveva definito la proposta «a dire poco superficiale».

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