<i>Lettera di invito di Luca Coscioni alla Convention radicale del 26-27-28 Marzo</I>
Care compagne, compagni, amiche ed amici, eccomi a scrivervi pensando di intraprendere un nuovo viaggio verso Roma che mi immerga in un calore di corpi, di volti, di numerosi volti che ho bisogno "di toccare" durante la mia sosta all'Ergife per la Convention del 26, 27, 28 marzo prossimo.
Sarò fisicamente presente perchè voglio continuare, come ho già più volte scritto, a nutrire la speranza, a nutrirmi del mio stesso impegno, del vostro impegno, affinché i nostri comuni sforzi possano far luce in così tanto buio.
Mi recherò a Roma per parlarvi, guardandovi tutti, non supponendo una mia partecipazione simbolica, ma volendo segnare, con un mio non poco gravoso sforzo, attraverso la mia voce sintetizzata, ancor più il mio sostegno alla genesi di quel percorso che ci vedrà uniti in questi mesi in vista della campagna elettorale per le europee.
Una nuova campagna elettorale per me, sulla quale non avrei puntato un euro nel 2001 per essere nelle condizioni fisiche attuali per viverla.
Il mio corpo non è forte come allora ma sento di dover portare la battaglia della libertà di ricerca scientifica al di fuori del tempo immaginario, di quel tempo della politica italiana che viene misurato per mezzo di numeri immaginari mentre
10 milioni di malati rappresentano in modo semplice un numero reale del tempo reale.
La mia presenza è importante quanto quella di tutti i membri dell'Associazione che porta il mio nome e non solo. Ed esserci numerosi, a Roma, dal 26 al 28, renderà il nostro cammino un po' più semplice.
Vi aspetto e vi abbraccio
Luca Coscioni