Dichiarazione di Filomena Gallo, Segretario dell’Associazione Luca Coscioni
Piena vicinanza alla famiglia della piccola Sophia Maria. Evento tragico che merita pieno rispetto. La morte di una bambina non dovrebbe mai accadere. E non dovrebbe trasformarsi in una strumentalizzazione politica e mediatica.
Quello che deve interessare ora tutta la comunità è una risposta seria a quanto accaduto.
È da marzo che a Vannoni chiediamo, come Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, in ogni modo di collaborare con il Ministero della Salute, l’Aifa e l’iss, ma ad oggi nessuna disponibilità, solo accuse. Vannoni ancora non ha provveduto a fornire i dati necessari all’AIFA e all’ISS per poter iniziare l’applicazione nei laboratori autorizzati. Cosa aspetta?
Attualmente ci sono 3 milioni di euro a disposizione dei malati autorizzati all’applicazione del metodo per 18 mesi, in laboratori controllati con la vigilanza dell’ISS e dell’AIFA, affinchè si diano risposte a chi aspetta una cura.
Inoltre tramite i tribunali si sta provando a disapplicare la legge approvata di recente.
Ricordo inoltre che i medici che prescrivono una cura segreta e non validata ai sensi dell’articolo 13 del Codice Deontologico commettono una violazione.
Vannoni piuttosto che procedere velocemente per consentire l’applicazione di questo metodo vuole speculare sulla morte della piccola Sofia malata di atrofia muscolare spinale?
Prof. Vannoni si renda disponibile affinché si possa intervenire nei tempi previsti per questi bambini!
Ai genitori di Sophia Maria tutta la nostra solidarietà e in nome di questa bambina chiediamo garanzie e attenzione a Vannoni e Andolina: collaborino con l’Istituto superiore di Sanità e l’Agenzia Italiana del Farmaco.
Come Associazione Luca Coscioni siamo pronti ad intraprendere ogni strada per garantire la piena applicazione delle norme italiane ed internazionali a tutela dei malati e della scienza.
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.