Trapianto di testa: siamo davanti ad una bufala. Un nuovo caso Stamina in neurochirurgia

Mario Riccio

Dichiarazione di Mario Riccio, Consigliere generale dell’Associazione Luca Coscioni e anestesista presso l’ospedale di Cremona

 

Considero una vera bufala la parte dell’articolo anticipato dal sito della rivista Oggi in cui il neurochirurgo Sergio Canavero ha dichiarato dio essere “pronto al primo trapianto di testa”.

In primo luogo perché non si tratterebbe concettualmente di trapianto di “testa”, ma  esattamente il contrario : proprio la testa ( cioè il cervello, ossia la “persona” ) rimarrebbe la stessa .Eventualmente verrebbe sostituito il resto del corpo. Al massimo si sarebbe potuto titolare ” il primo trapianto completo di corpo”. Inoltre il “trapianto di cervello” , se ci riflettiamo con attenzione, non ha alcun senso.

Se il mio cervello fosse gravemente danneggiato, non avrei alcun interesse – dopo l’ipotetico trapianto- a che ci fosse una persona con il cervello di un altro e con il mio corpo. In pratica sarei comunque morto!

In seconda analisi : il problema di “riconnettere” il midollo vertebrale è assolutamente lontano dall’essere risolto. Diversamente si potrebbero “guarire” le migliaia di para/tetraplegici. Nulla cambia circa il tipo di taglio, come invece riportato nell’articolo

Inoltre non mi sorprendo che una notizia di tal genere appaia su Oggi e non su riviste scientifiche accreditate nella comunità internazionale;  tali notizie possono creare false speranze nei malati “spinali”. Insomma un caso “stamina” in neurochirurgia!

Anche il codice deontologico  raccomanda prudenza nelle comunicazioni che possano indurre in false speranze.