Dichiarazione di Filomena Gallo, Segretario dell’Associazione Luca Coscioni
I dati forniti dall’agenzia di stampa AdnKronos in merito ai ricorsi presentati presso i Tribunali italiani per accedere al metodo Stamina confermano nuovamente quanto la vicenda sia stata gestita male, soprattutto dalla politica. In primis dall’ex Ministro Renato Balduzzi che ha aperto le porte del Parlamento all’ancora ignota metodica di Vannoni ed Andolina. 519 ricorsi che rappresentano la lavata di mani di chi, con pieni poteri, avrebbe potuto fermare fin dall’inizio l’entrata di Stamina nel Sistema Sanitario Nazionale, e invece ha lasciato tutto al parere dei giudici. Prima Balduzzi per accaparrarsi il consenso popolare; ora il Ministro Lorenzin che nonostante l’indagine della procura di Torino, nonostante la sentenza della Corte Edu, nonostante l’intervento del Csm rimane inerte pur non essendo inerme. E intanto domani verranno riprese le infusioni agli Spedali Civili di Brescia. Che tutela hanno i cittadini da parte di un Ministero che permette di somministrare, nonostante l’articolo 13 del codice di deontologia medica, qualcosa che non ha superato alcuna fase di sperimentazione, ignota alla comunità scientifica, fuori da ogni regola di sicurezza e controllo? Ci auguriamo che questo atteggiamento di ponderatezza da parte della Lorenzin lasci presto il posto ad una azione diretta che blocchi per sempre Stamina.
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.