Notiamo con piacere che la campagna “Libertà di parola”, lanciata dall’associazione Luca Concioni, inizia a dare i suoi frutti in Sardegna, così come in altre Regioni. Il progetto infatti, è volto a favorire la diffusione delle nuove tecnologie della comunicazione per i disabili non in grado di parlare, con l’obiettivo di restituire il diritto e la libertà di parola a quanti vedono sommarsi alla “prigione” della malattia quella del silenzio e dell’impossibilità di comunicare. Il grande impegno civile di Giovanni Nuvoli (il primo malato in Sardegna ad avvalersi del comunicatore vocale), della moglie Maddalena e della sua famiglia, coadiuvati dall’Associazione Coscioni e, a livello istituzionale, dalla Consigliera Regionale Maria Grazia Calligaris, sono stati fondamentali nel sostenere l’Assessore Regionale alla Sanità, a prendere decisioni importanti per migliorare la qualità della vita di molti malati di patologie gravi ed invalidanti.
Indirizziamo quindi un convinto plauso ed un deciso incoraggiamento all’Assessore Regionale alla Sanità, dott.ssa Nerina Dirindin per i passi compiuti finora e auspichiamo che oltre che offrire a tutti i malati disabili l’opportunità di utilizzare i comunicatori vocali, metta le ASL della Sardegna nella condizione di offrire una assistenza sanitaria più appropriata e possibilmente domiciliare a tutti quei malati che non necessitano di ricoveri, prolungati nel tempo, nei reparti di rianimazione. Questo scongiurerà il ripetersi, per altri malati, dell’aggravio di sofferenza inutile a cui è stato sottoposto Giovanni Nuvoli durante la sua permanenza, sicuramente evitabile, nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Sassari per oltre un anno.