Silvio Viale, ginecologo ed esponente radicale, della direzione dell’Associazione Coscioni, dal corteo di Torino interviene sulla relazione della Commissione Salute del ministro Livia Turco:
"Certo che è giusto dare gratis le pillole, ma la relazione della Commissione Salute del ministro Livia Turco è davvero deludente. Le pillole erano già gratis anni fa e non è certo il costo di 3-4 euro a confezione che ne disincentiva l’uso. Il punto è che saranno gratuite solo quelle che sono già attualmente dispensate dal SSN al costo del semplice ticket, mentre quelle più costose, più pubblicizzate, più prescritte e più richieste continueranno ad essere pagate 11-15 euro. In pratica si elimina il ticket, ove questo è previsto dalle Regioni. Credo che le pillole dispensate gratuitamente dal SSN rappresentino circa un terzo del mercato. Se non si renderanno gratis anche le altre pillole, concordando un prezzo più basso con le aziende, la proposta rischia di essere mera propaganda.
Una proposta alternativa potrebbe essere quella di garantire la gratuità di tutte le pillole alle giovani, affinché l’abitudine ad utilizzarla sia mantenuta anche dopo, quando la potranno pagare. La questione è culturale ed è legata ai tabù della classe politica italiana. I membri della Commissione non possono non sapere che nei paesi nordici, dove c’è più contraccezione, si fanno più figli e si fanno più aborti, esistendo varie fasce di consapevolezza. Purtroppo, l’imprinting cattolico alla discussione impedisce un approfondimento laico e scientifico, per cui si parla di troppi aborti proprio nel paese che ne ha il numero minore, ma che ha anche i più bassi tassi di natalità e di contraccezione, a conferma di un disinteresse generale."
"Sulla pillola del giorno dopo, la Commissione si limita a confermare in ritardo quello che già facciamo al S.Anna di Torino, cioè l’attribuzione del codice verde, che non comporta pagamenti ulteriori di ticket, che in alcuni casi arrivano fino a 50 euro. L‘espansione della disponibilità della pillola del giorno dopo (da assumere al più presto senza aspettare il giorno dopo) è un modo efficace per ridurre le gravidanze indesiderate, Come è ormai dimostrato, non è un abortivo e non è vero che blocca l’impianto dell’ovulo fecondato, come erroneamente molti continuano a dire. Da una commissione competente ci si sarebbe atteso la proposta di abolire la ricetta, come è avvenuto in molti paesi europei e come avevo chiesto al ministro in occasione dell’8 marzo 2007. La contraccezione di emergenza non ha controindicazioni, non ha bisogno di visite mediche ed è classificata dall’OMS "senza limitazioni d’uso"."
"L’idea di dare gratis le pillole è un piccolo passo avanti, ma chissà quanto dovremo aspettare perché la materia sia affrontata da veri esperti, senza vincoli e pregiudizi politici."