“Voglio essere in grado di mostrare agli italiani ciò che vogliamo fare, visto che probabilmente sono contrari perché non ne sono stati totalmente informati.”. Così Stephen Minger, lo scienziato che per primo dovrebbe creare gli embrioni ibridi, motiva la sua visita a Roma il 15 e il 16 ottobre, invitato dall’Associazione Luca Coscioni nell’ambito della convocazione di un’audizione pubblica con l’intergruppo parlamentare “Coscioni-Welby”. “Penso sia un problema di mancanza di comprensione della ricerca. Quando verrò in Italia – ha detto Minger in un’intervista che verrà pubblicata sul prossimo numero di Agenda Coscioni – voglio soltanto che le persone siano meglio informate.
Non sto cercando di convincere nessuno che ciò che vogliamo fare è giusto, ognuno deve farsi la propria opinione a riguardo. Voglio usare il regalo che Dio mi ha dato come scienziato per fare qualcosa che reputo molto importante”. All’audizione parlamentare sarà presente anche Emily Jackson, membro dell’HFEA, l’Autorità britannica per la fertilità e l’embriologia, che ha dato il via alla creazione di embrioni ibridi uomo-animale, per la ricerca di nuove cure contro Parkinson e Alzheimer. Prima del suo arrivo in Italia, lo scienziato vuole rispondere ad alcune delle critiche che gli sono state mosse, a partire da quell’”atto mostruoso contro la dignità umana” invocato da Monsignor Sgreccia.
“Non stiamo parlando di chimere, ma di ovuli animali cui è stato interamente rimosso il materiale nucleare. Quello che fa una mucca diversa da un essere umano è il DNA presente nel nucleo. Così, inserendo una cellula umana nell’ovulo denuclearizzato, si crea un embrione umano, non un embrione uomo-mucca. L’Autorità per la fertilità e l’embriologia è stata molto chiara a riguardo: questi sono embrioni umani, non metà uomo metà mucca”. A chi ha additato il processo di consultazione pubblica, avviato dall’HFEA per conoscere l’opinione della società in merito agli embrioni ibridi, come la vittoria dell’etica della maggioranza, Minger risponde: “L’Autorità per la fertilità e l’embriologia e le Commissione parlamentari preposte hanno chiamato molti esperti, sentito tutte e due le parti del dibattito scientifico, religioso, etico, medico, commerciale e sono arrivati a un’opinione consensuale: l’uso di embrioni ibridi può essere permesso, ma sotto rigide regolamentazioni”.
Per leggere il resoconto di Stephen Minger alla Sapienza vai su: http://www.studentimagazine.it/2007/dicembre/StuMagRoma.pdf. A cura di Francesca Ragno.