Maria Antonietta Farina Coscioni: dai gesuiti una nuova versione del non expedit contro i radicali

Maria Antonietta Farina Coscioni, presidente di Radicali italiani, coPresidente dell’Associazione Coscioni e candidata al Parlamento nelle liste del PD ha rilasciato la seguente dichiarazione

 

A questo punto manca solo una riedizione del “non expedit”. Nel 1874 da oltretevere i cattolici vennero invitati a non partecipare alle elezioni e in generale alla vita politica dello Stato. Oggi “semplicemente” si sostiene che bisogna sostenere quei candidati e quei partiti che sosterranno la visione etica cattolica.

 

Non è, naturalmente, in discussione il diritto delle gerarchie ecclesiastiche di esprimere le loro valutazioni. Quello che è inaccettabile è il persistente tentativo di vincolare le questioni di fede con le leggi dello Stato laico. Che i gesuiti ritengano i Radicali portatori di una visione opposta alla loro, di per sé costituisce motivo e ragione di nostro conforto. E’ peraltro significativo che – contemporanea alla polemica accesa dalla “Civiltà Cattolica”- si registri un ulteriore attacco da parte dei paolini della “Famiglia Cristiana”: secondo i quali i radicali sono reprobi oggi, ma lo sono stati anche in passato, e si interrogano sulla validità delle leggi che abbiamo saputo e potuto conquistare negli anni passati.

 E’ significativo che appena nove candidati radicali (e neppure tutti con certezza di elezione) incutano tanto timore; significa che, al di là della nostra futura presenza e consistenza parlamentare, si ha coscienza che i temi e le questioni che agitiamo, appena vengono conosciute, riscuotono adesione e consenso dell’opinione pubblica. Del resto ogni volta che l’opinione pubblica è stata messa in condizione di conoscere e di scegliere, ha mostrato chiaramente di saper individuare chi tutela valori autenticamente cristiani e di misericordia; e chi al contrario, tutela corporativi interessi, che sotto l’usbergo della fede cela in realtà quella che Ernesto Rossi definiva “roba”.

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Agenzia cui fa riferimento il comunicato:

 

I cattolici indirizzeranno i propri voti verso "quei partiti che in Parlamento sosterranno il piu’ possibile la visione etica cattolica, che e’ quella fondata sulla retta ragione e che favorisce il bene comune". Lo ricorda Civilta’ Cattolica che in proposito lancia un aut aut a Walter Veltroni, che nelle sue liste ha ospitato anche gli esponenti del Partito Radicale, portatori di una visione del tutto diversa: "i cattolici lo abbandoneranno se non terrà conto anche delle loro esigenze programmatiche". Secondo i gesuiti, comunque, "anche nel prossimo Parlamento quando si giungerà alla discussione dei temi etici, sarà necessario un accordo ‘trasversale’ dei parlamentari cattolici e di quelli di buona volonta’ che militano in diverse formazioni politiche". (AGI)