Dichiarazione di Rocco Berardo e Filomena Gallo, rispettivamente vice segretario dell’Associazione Luca Coscioni e presidente dell’Associazione Amica Cicogna
L’Ordinanza con la quale il Giudice di Firenze (dopo quello di Cagliari) impone al centro di fecondazione assistita Demetra di intervenire con un’analisi dell’embrione prima del suo impianto, quando vi sia il rischio di trasmissione di una malattia genetica da genitore a figlio, rappresenta di fatto il superamento delle linee guida della legge 40/04 e della stessa legge sulla fecondazione assistita.
L’Ordinanza dispone la disapplicazione delle linee guida e ribadisce la gerarchia degli interessi e dei valori tra madre e concepito prevista dalla Corte Costituzionale e disattesa dall’art.14 della Legge 40/04.
La magistratura, come in passato, interviene su norme inidonee fin dalla loro emanazione. Ieri la sentenza di Cagliari, oggi l’ordinanza di Firenze, domani chissà quale tribunale deciderà, in attesa di un Parlamento che si decida a riformare la legge 40/04, e in attesa delle nuove linee guida applicative della legge.
Quello che non riesce da ormai troppi mesi al Ministro Livia Turco, di agire per il loro superamento, riesce grazie ad una affermazione giuridica fondamentale che impedisce di fatto a delle linee guida di violare il diritto alla salute della donna.
Come Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica ci auguriamo che alla giurisprudenza in materia corrispondano al più presto linee guida adeguate, a tutela della salute di tutti i soggetti coinvolti nelle tecniche di fecondazione assistita, come stabilito pure dall’art.1 della legge stessa .
Ora anche i tribunali chiamano il Ministro della Salute ad intervenire.