Federico: “Finito il tempo della propaganda, parte delle Indicazioni della Regione formigononiana si dimostrano inapplicabili”

Dichiarazione di Valerio Federico, segretario di Radicali Milano

E’ arrivato il momento di dare seguito, negli ospedali lombardi, alle indicazioni della Regione legate all’applicazione della 194. La propaganda dei formigoniani, Campioni della Vita, con il benestare della veltroniana Kustermann, si sta per esaurire.

I Direttori Sanitari stanno informando la minoranza, i medici "abortisti". E’ ora di difendere la Vita: all’articolo 7 del decreto ciellino si dice che il certificato per l’IVG dopo i primi 90 giorni (cosiddetto aborto terapeutico) deve essere redatto da almeno 2 medici ginecologi.

Ci sorge un dubbio: ma la Regione si ricorda di tutti quegli ospedali che hanno zero (con "gettonista"), o un solo "non obiettore"? Ma in questi ospedali la seconda firma chi la mette? E se non ci sono le 2 firme la donna dove la mandiamo? E negli ospedali dove ci sono 2 ginecologi non obiettori se uno è in ferie o con l’influenza che si fa? Si attende il suo rientro o spediamo la donna da un’altra parte?

C’è una legge in Italia, è la 194, non è perfetta, va migliorata ma è in vigore, anche per la Lombardia. All’articolo 7 della 194 (non l’art.7 del decreto propaganda) si afferma: "I processi patologici che configurino i casi (…) vengono accertati da un medico del servizio ostetrico-ginecologico dell’ente ospedaliero in cui deve praticarsi l’intervento, che ne certifica l’esistenza. Il medico può avvalersi della collaborazione di specialisti". Ecco, il trucco è svelato, la 194 non si tocca ma si invita a non rispettarla.

Stiano tranquilli i medici non obiettori degli ospedali interessati, quella seconda firma semplicemente non va messa, o meglio: è assolutamente irrilevante.

Procedano nel loro prezioso lavoro, in piena autonomia, in scienza e coscienza, continuino a stare dalla parte della libera scelta della donna, la legge è con loro.

Ospedali lombardi che nel 2006 fornivano il servizio IVG con solo 1 o 2 ginecologi non obiettori:

Ospedale SS Trinità di Romano di Lombardia

Ospedale San Biagio di Clusone

Ospedale Pesenti Fenaroli di Alzano Lombardo

Ospedale di Valle Camonica di Esine

Presidio ospedaliero di Como

Ospedale di Lecco

Ospedale Civico di Codogno

Presidio Ospedaliero di Monza

Ospedale Bassini di Cinisello Balsamo

Presidio Ospedaliero di Desio

Ospedale di Magenta

Ospedale di Cuggiono

Ospedale Caduti Bollatesi di Bollate

Ospedale Predabissi di Melegnano

Ospedale di Sondrio – ao Valtellina e Valchiavenna

Ospedale di Tradate

Ospedale di Saronno

Ospedali lombardi che nel 2006 fornivano il servizio IVG solo con ginecologo gettonista:

Presidio ospedaliero Treviglio/Caravaggio BG

Ospedale di Desenzano del Garda BS

Ospedale di Mariano Comense CM

Ospedale di Merate CO

Ospedale Delmati di Sant’Angelo Lodigiano LO

Presidio Ospedaliero di Vaprio d’Adda MI

Presidio Ospedaliero Cernusco sul Naviglio MI

Presidio Ospedaliero Melzo – Gorgonzola MI

Ospedale Policlinico San Matteo di Pavia

Ospedale di Busto Arsizio

Ospedale C. Ondoli di Angera

Presidio Ospedaliero Sant’Antonio Abate di Gallarate