Con queste parole il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha autorevolmente chiesto alle istituzioni l’apertura del dibattito sull’eutanasia, sul fine vita, sulla liberta’ di scelta terapeutica, fosse anche quella interruttiva dei trattamenti sanitari che tengono artificialmente in vita.
Il coraggioso appello pubblico rivolto al Capo dello Stato da Piergiorgio Welby, co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni per la Liberta’ di Ricerca Scientifica, dirigente Radicale della Rosa nel Pugno, ha riaperto il dibattito sul tema della libertà terapeutica, sulla libertà sul proprio fine vita. Le nostre coscienze ma soprattutto la politica e le nostre istituzioni, si trovano oggi a dover rispondere e prima ancora a dover riflettere sul significato di “libertà” e di “autodeterminazione” in relazione ai temi sensibili. E sul vero significato di laicità dello Stato di fronte alla richiesta di Welby di riappropriarsi del proprio corpo, di ridivenirne nuovamente l’unico titolare.
A sostegno della lotta politica di Piero Welby, l’associazione ‘Luca Coscioni’ ha lanciato per il prossimo fine settimana una mobilitazione nazionale. Sia sabato che domenica i militanti radicali e della stessa associazione ‘Luca Coscioni’ saranno impegnati con i propri banchetti per raccogliere le firme su una petizione che chiede al Parlamento italiano due cose:
– di affrontare la questione eutanasia, seguendo così l’auspicio espresso dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
– di avviare un’indagine conoscitiva per verificare la consistenza del fenomeno dell’eutanasia clandestina nel nostro paese.
A Firenze l’associazione radicale ‘Andrea Tamburi’ ha organizzato i seguenti punti di raccolta:
– sabato 14 ottobre, Piazza Stazione angolo via Nazionale, dalle ore 15 alle ore 19
– domenica 15 ottobre, Mercato viale Paoli (Stadio comunale) pressi impianti del Rugby, ore 10-13