Eutanasia, Cappato/Welby/Fraticelli: da oggi violiamo la legge con www.SOSeutanasia.it

Associazione Luca Coscioni

Comunicato stampa dell’Associazione Luca Coscioni 

Roma 19 marzo 2015

[VIDEO DEL CONVEGNO SU RADIO RADICALE] [RASSEGNA STAMPA] [MESSAGGI E INTERVENTI]

Duranti i lavori del convegno “LIBERI FINO ALLA FINE: IL PARLAMENTO SI FACCIA VIVO L’urgenza di buone regole e buona informazione su testamento biologico e eutanasia”, organizzato dall’Associazione Luca Coscioni e dall’associazione A buon diritto, in corso presso il Senato della Repubblica, Sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro, Piazza Capranica, 72 – Roma, i radicali Marco Cappato, Mina Welby e Gustavo Fraticelli hanno costituito una associazione “ASSOCIAZIONE SOCCORSO CIVILE PER L’ EUTANASIA” e aperto il sito internet www.SOSeutanasia.it e un conto corrente per condurre un’azione di disobbedienza civile sull’eutanasia.

Cappato, Welby e Fraticelli hanno dichiarato:

“Forniamo informazioni e, in alcuni casi anche assistenza logistica e finanziaria, alle persone che vogliono ottenere l’eutanasia, quando vi siano le condizioni previste dalla proposta di legge di iniziativa popolare del Comitato per l’eutanasia legale.

La nostra azione è un atto di disobbedienza civile nei confronti delle leggi esistenti (che condannano fino a 15 anni di carcere per “omicidio del consenziente”o concorso nello stesso reato). Risponderemo a tutte le richieste, in nome dell’affermazione del diritto all’autodeterminazione, alla libertà fondamentale di scegliere per se stessi, il proprio corpo e la propria malattia anche nella fase finale della propria vita, in nome dell’effettiva attuazione degli articoli 3, 13 e 32 della Costituzione.

L’iban attraverso cui ci si può associare o contribuire per le spese legali è il seguente IBAN: IT 19 H 02008 09403 000103618070

In particolare, vogliamo affermare la necessità di superare le discriminazioni nei confronti di pazienti affetti da malattie produttive di gravi sofferenze e inguaribili che chiedono l’assistenza medica a morire, ma la cui vita non dipende da un trattamento sanitario

L’azione di disobbedienza civile proseguirà fino a quando il Parlamento italiano non calendarizzerà la proposta di legge di iniziativa popolare depositata a settembre 2013 e da allora mai discussa in Parlamento, in violazione dell’articolo 71 della Costituzione”.