Dichiarazione di Piergiorgio Strata, Co-Presidente dell’Associazione Luca Coscioni Torino, 26 Luglio 2009
E’ fatto positivo che la Corte costituzionale abbia dichiarato illegittima la norma che riduce il periodo di fuori ruolo agli attuali Professori Universitari. La motivazione parla di tradimento del principio di affidamento nella sicurezza giuridica di quanti stanno svolgendo il loro lavoro. Interessante il fatto che la sentenza stabilisce che il sacrificio imposto ai docenti non salvaguarda gli equilibri di bilancio.
Questa decisione rende giustizia a coloro che avendo progetti di ricerca in corso, spesso finanziati da organismi internazionali, hanno dovuto o avrebbero dovuto con molte difficoltà trovare complicati rimedi, ma anche a coloro che magari hanno rifiutato altri incarichi. L’Italia in ambito europeo è la nazione che ha la più alta età massima di pensionamento obbligatorio. Tuttavia, la strada giusta è quella di Paesi come gli Stati Uniti, il Canada e l’Australia la discriminazione in base all’età è proibita. In questi Paesi è il merito che determina il collocamento a riposo. E lo stesso principio è stato dichiarato nella Carta europea dei diritti del cittadino. Il flusso dei cervelli è come quello dei capitali. Con questo meccanismo di età pensionabile l’Europa perde ingenti risorse. Urge un provvedimento per consentire in Italia una proroga ad un numero limitato di professori sulla base di una seria valutazione della capacità di ottenere finanziamenti meritocratici come quelli europei.