Intanto abbiamo scritto una lettera aperta al Ministro Speranza
In Basilicata, lo sciopero della fame di Maurizio Bolognetti è giunto al 37° giorno. Quella dei dispositivi indispensabili per le persone con disabilità è un’emergenza nazionale
Lo sciopero della fame di Maurizio Bolognetti, consigliere generale dell’Associazione Luca Coscioni prosegue dallo scorso 6 luglio.
All’azione nonviolenta lunga ormai 37 giorni, è corrisposto finora il silenzio e l’indifferenza della Regione Basilicata che aveva assunto l’impegno di legiferare in modo idoneo poiché la legge 96 del 2017 lo consente e del Ministero della Salute che non risponde, non curanti delle gravi mancanze presenti nell’attuale Nomenclatore tariffario ausili e protesi. In Basilicata era stata presentata una diffida per alcune persone con disabilità a cui l’Associazione Luca Coscioni non ha dato seguito in virtù degli impegni assunti dall’assessore Rocco Leone con una delibera che avrebbe applicato correttamente la normativa regionale per il reperimento di idonei ausili per le persone con disabilità. La delibera, ad oggi, non è stata portata in votazione venendo meno agli impegni assunti.
La realtà della Basilicata è specchio di un’emergenza in realtà nazionale, che attualmente non consente l’erogazione corretta di dispositivi indispensabili alle persone con disabilità (quali ad esempio le carrozzine), che subiscono a causa dell’inerzia della politica una grave discriminazione nell’accesso a strumentazione in base alla singolarità di ogni esigenza diversa tra malato e malato. Ausili che consentono il superamento della condizione in cui vivono e che hanno anche una funzione riabilitativa. Tutto ciò determina una violazione del diritto alla salute e del principio di uguaglianza.
L’Associazione Luca Coscioni, che sta già passando alle vie legali, ora scrive al ministro della Salute Roberto Speranza. La lettera aperta porta le firme di Marco Cappato e Filomena Gallo, rispettivamente tesoriere e segretario dell’Associazione.
Ci rivolgiamo a lei affinché sia sanata la grave violazione di diritti fondamentali nell’accesso al sistema salute, alla assistenza e riabilitazione per tanti malati che attendono di poter ricevere ausili protesici che siano idonei alle loro esigenze di Salute.
Con la presente, le chiediamo un atto urgente sul Nomenclatore Tariffario ausili e protesi che in osservanza del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 gennaio 2017, “Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza – Gazzetta Ufficiale n.65 del 18-3-2017 – Supplemento Ordinario n. 15”, integrato e modificato, in parte, dal successivo art.30 bis della Legge 21 giugno 2017, n. 96 (conversione in legge del decreto-legge 24 aprile n.50), che preveda idonee procedure per l’acquisizione e erogazione di determinati ausili destinati ad assistiti con disabilità grave e complessa, identificati dai codici di cui all’allegato 1-bis al suddetto decreto.
Si chiede in sintesi al ministro Roberto Speranza un atto che determini la piena applicazione della legge 96 in vigore nel nostro paese dal 2017. Norma che ad oggi non è stata applicata in nessuna regione con idonee procedure di reperimento di ausili prescritti alle persone con disabilità costrette o a rinunciare o ad acquistare se ne hanno la proprie spese gli stessi.
Stiamo predisponendo azioni giudiziarie in tutte le regioni e nei confronti del Governo in rappresentanza delle persone con disabilità, affinché il diritto alla salute, la dignità di tante persone con disabilità, delle loro famiglie sia finalmente rispettata”, ha concluso Filomena Gallo.
Sono 342 le sottoscrizioni alla Lettera-Appello a sostegno dell’iniziativa nonviolenta condotta da Maurizio Bolognetti.
— Approfondimenti —
➡ Il testo integrale della lettera appello al Ministro Roberto Speranza
➡ Lo sciopero della fame di Maurizio Bolognetti e l’iniziativa giudiziaria dell’Associazione Luca Coscioni
Lo sciopero della fame di Maurizio Bolognetti, consigliere generale dell’Associazione, è iniziato il 6 luglio, perché la Regione Basilicata assicuri gli ausili appropriati alle persone con disabilità e dunque rispetti i lori diritti. In mancanza di risposte l’Associazione Luca Coscioni passerà alle vie legali. A distanza di 7 mesi dalla prima riunione, a seguito di diffida nei confronti della regione Basilicata per mancata erogazione conforme di ausili e protesi alle persone con disabilità, e successiva riunione del 15 luglio scorso, dove il Direttore generale chiedeva parere all’Avvocatura della Regione sulla bozza di delibera predisposta dagli uffici dell’Assessore Leone per adeguare la normativa regionale alla corretta previsione normativa di reperimento e erogazione ausili.
L’Associazione Luca Coscioni ritiene, in merito e al parere negativo dato dall’avvocatura della Regione Basilicata, che come specificato dalla stessa non ha natura vincolante, che la sentenza 759/19 a cui si riferisce il parere esamina la situazione degli apparecchi acustici, le cui tipologie non sono incluse nell’elenco allegato all’articolo 30 bis della legge 67/2017, pertanto quanto disposto dalla sentenza può essere considerato per le protesi acustiche ma non per i dispositivi di cui all’articolo 30 bis che individua nello specifico l’elenco di dispositivi a cui si riferisce.
Si segnala inoltre che la Commissione nazionale per l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza e la promozione dell’appropriatezza nel Servizio sanitario nazionale è inadempiente; non ha fatto le prescritte verifiche né ha audito le associazioni delle persone con disabilità, nonostante la nostra richiesta al ministro della Salute Roberto Speranza.
Ad oggi, a distanza di oltre tre anni dall’approvazione dell’art. 30 bis legge 67/2017 che aveva l’obiettivo di sanare quella parte del Nomenclatore ausili e protesi che non consente corretta erogazione di alcuni dispositivi, non risulta che siano state esperite idonee procedure pubbliche di acquisto per i dispositivi elencati nell’allegato all’articolo 30 bis, mentre le associazioni delle persone con disabilità esprimono la profonda contrarietà per il possibile impiego di procedure pubbliche che non consentono l’individuazione personalizzata dell’ausilio adatto alla singola persona.
Considerato che prevale il dovere di erogare detti dispositivi con l’indispensabile appropriatezza che prevede che “siano individuati e allestiti ad personam per soddisfare le specifiche esigenze degli assistiti con disabilità grave e complessa”, le regioni appaiono legittimate ad attuare in proprio, in virtù di un’esigenza superiore, quanto previsto dall’art. 30 bis assimilando questi dispositivi a quelli inclusi nell’elenco 1 adottando le stesse modalità di erogazione. Tale modalità consente di non determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.