La missione prioritaria del Governo Draghi di far fronte alla crisi pandemica prevede decisioni strutturali e impegni totalizzanti e costanti; in questo scenario la gestione della campagna vaccinale assume importanza cruciale e dev’esser occupazione costante di chi la gestisce. Per garantire tutto ciò occorre un nuovo Commissario.
Senza entrare nel merito della costituzionalità delle gestioni commissariali tanto care all’Italia per i privilegi e le immunità (impunità?) che queste prevedono, dovrebbe esser fuori di questione che il – o magari LA – responsabile del coordinamento di tutte le attività richieste per far fronte alla crisi sanitaria si debba concentrare solo ed esclusivamente su quello senza ricoprire altri ruoli istituzionali con conflitti d’interessi sempre possibili. Essere a mezzo servizio tra Invitalia e il Covid non garantisce la miglior riuscita in nessuno dei due impegni.
A fronte del grande favore con cui i vaccini sono ricevuti dall’opinione pubblica, nel momento in cui le criticità degli approvvigionamenti dovute all’acquisto comunitario dei sieri si acuiscono e per dare anche risposta fattiva alla richiesta di Bruxelles di prevedere una produzione in Italia, anche se non solo per gli italiani, il Governo Draghi deve mettere in campo la migliore risposta organizzativa e logistica possibile per far sì che tutte le dosi a disposizione siano somministrate immediatamente. Si tratta di azioni tecniche a seguito di una decisione politica: non rinnovare il mandato ad Arcuri.
Il piano vaccinale è prodromico alle riforme strutturali necessarie a far sì che il Next Generation EU possa in effetti concorrere a garantire investimenti utili per la ripresa economica italiana, per questo motivo ci vuole una personalità competente e capace che si dedichi in modo esclusivo al piano.
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.