Comunicato stampa dell’Associazione Luca Coscioni
Oggi, 29 agosto, si riunisce la Commissione Scientifica ministeriale che esamina il protocollo clinico Stamina.
L’Associazione Luca Coscioni ha inviato una lettera al Presidente della Commissione, professor Fabrizio Oleari, e per conoscenza a tutti gli esperti che la compongono, per chiedere precisi chiarimenti sulle dichiarazioni rilasciate da Davide Vannoni nella trasmissione ‘Il Maratoneta’ andata in onda sabato scorso su Radio Radicale , e affinché il Sistema Sanitario Nazionale non si faccia carico di tale sperimentazione.
Infatti, come precisano i firmatari della lettera, Filomena Gallo e Giulio Cossu, rispettivamente Segretario e co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni, “è certo che non esiste “un metodo Stamina” in nessuna pubblicazione scientifica. C’è una inchiesta in corso da parte della procura di Torino. La comunità scientifica nazionale ed internazionale si è espressa contro la sperimentazione di tale metodo, di cui al momento non si conosce nulla e che ha creato un pericoloso precedente in violazione di norme italiane e comunitarie, subendo anche un’ordinanza di blocco da parte dell’organismo competente l’AIFA, a seguito di una ispezione dei Nas.
Da non sottovalutare che la prescrizione del metodo da parte dei medici vìola l’art. 13 del Codice deontologico medico; e che l’intervento dei Tribunali che ordinano l’applicazione del metodo è assolutamente inappropriato perché non supportato da conoscenze scientifiche”. Inoltre, Davide Vannoni durante l’intervista – continuano nella lettera – “ha riferito che il protocollo su cui avverrà la sperimentazione non è lo stesso della metodologia utilizzata agli Spedali civili di Brescia ma è una forma semplificata e che ha preteso che il protocollo venisse secretato perchè di proprietà di Stamina e perchè non ha brevetto. Ha aggiunto che la produzione delle cellule è a carico di Stamina Foundantion e della piccola società farmaceutica Medestea e che i costi per il Sistema Sanitario Nazionale sono solo di poche centinaia di euro a paziente. Ha precisato che Stamina sta dimostrando che si riescono a produrre linee cellulari anche in un laboratorio non farmaceutico e che non si arriverà mai alla fase 3 perché un membro della Commissione istituita dal Ministero della Salute gli avrebbe detto che non ci saranno i soldi necessari, oltre i 3 milioni stanziati ora. Ha esplicitamente dichiarato che lo Stato poteva risparmiarsi i 3 milioni di euro”.
Dunque l’Associazione Luca Coscioni che è “dalla parte dei malati, degli scienziati e dei medici impegnati a sviluppare terapie sicure ed efficaci, e che chiedono normative rigide per impedire abusi ai danni dei pazienti sulla base di illusioni mascherate da mistificata compassione” si augura una presa di posizione da parte della Commissione in nome del rispetto del metodo scientifico, della legalità e della trasparenza.
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.