L’udienza preliminare è fissata per il 4 giugno 2025
A seguito dell’ordinanza della giudice per le indagini preliminari (GIP), con la quale è stata disposta l’imputazione coatta, il pubblico ministero (PM) ha formulato l’imputazione nei confronti di Marco Cappato, Chiara Lalli e Felicetta Maltese, per aver, in concorso fra loro, aiutato Massimiliano, affetto da sclerosi multipla in stato avanzato, fonte di sofferenze intollerabili, a raggiungere la Svizzera, dove ha avuto accesso legalmente al suicidio assistito attraverso l’autosomministrazione di un farmaco letale.
A seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 135/2024 che aveva ampliato il requisito del trattamento di sostegno vitale, la GIP di Firenze aveva comunque ritenuto necessario un processo. Per questo, a seguito dell’imputazione coatta, formulata dal PM, il giudice per l’udienza preliminare (GUP) ha fissato l’udienza per il prossimo 4 giugno.
Dichiarano Marco Cappato, Chiara Lalli e Felicetta Matese: “Affronteremo il processo con serenità come abbiamo fatto finora, convinti che l’aiuto fornito a Massimiliano è stato un aiuto doveroso e necessario, affinché una persona affetta da una patologia irreversibile e con sofferenze intollerabili potesse essere libera di scegliere come morire, anche se non – ancora – attaccata a una macchina”.
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.