Finalmente anche in Italia, l’aborto farmacologico sarà come nel resto d’Europa

aborto farmacologico

Dichiarazione del Segretario Filomena Gallo, del Vice Segretario Mirella Parachini e della co-fondatrice di AMICA Anna Pompili

AMICA e Associazione Luca Coscioni accolgono con soddisfazione la notizia odierna dell’aggiornamento delle linee di indirizzo italiane sull’aborto farmacologico, che eliminano l’assurdo obbligo di ricovero ordinario ed estendono l’applicabilità della procedura da 7 a 9 settimane di gravidanza.

Ci sono voluti 10 anni perché l’Italia cancellasse la vergogna di linee di indirizzo stilate in aperta violazione della procedura di mutuo riconoscimento grazie alla quale la RU486 è stata introdotta nel nostro paese, ignorando le indicazioni già esistenti negli altri paesi europei.

Dieci anni durante i quali il diritto di scelta e il diritto alla salute di molte donne italiane è stato fortemente limitato per ragioni ideologiche che nulla avevano a che vedere con la medicina. Dieci anni che hanno visto AMICA e Associazione Luca Coscioni in prima linea nella affermazione di questo diritto.

Si tratta ora di rendere applicabili queste nuove linee di indirizzo in tutto il Paese, ammettendo anche la possibilità di aborto farmacologico in regime ambulatoriale, per eliminare differenze e disuguaglianze nelle varie regioni e puntare sulla formazione del personale e sull’adeguamento delle strutture, perché si possa realizzare ovunque una reale integrazione tra strutture territoriali e ospedali.

La circolare del 12 agosto 2020 sulle Linee Guida per la RU 486

➡ Fonte: Ministero della Salute, Interruzione volontaria di gravidanza

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