Il 6° Congresso dell’Associazione Luca Coscioni ha confermato i Presidenti Maria Antonietta Farina Coscioni, Gilberto Corbellini e Piergiorgio Strata; ha eletto Segretario Marco Cappato, e Tesoriere Rocco Berardo. Sono stati nominati Vicesegretari Giulia Simi e Filomena Gallo. [Gli organi eletti dal VI Congresso]
Salerno, 17 febbraio 2008 – Si è concluso oggi a Salerno il 6° Congresso dell’Associazione Luca Coscioni, al quale hanno partecipato decine di scienziati, professori universitari e ricercatori, oltre che parlamentari del centrodestra e del centrosinistra.
Nel corso dei lavori (che sono disponibili in audiovideo su www.radioradicale.it), iniziati lo scorso venerdì 15, tra le altre cose, l’Associazione si è costituita come pre-Congresso permanente mondiale per la libertà di ricerca lanciando una mobilitazione diretta ai Premi Nobel in vista della convocazione della II sessione del Congresso in Turchia.
Il Congresso, prendendo atto delle dichiarazioni del Ministro Livia Turco, si è dichiarato pronto a riprendere la mobilitazione nonviolenta per l’adozione delle linee guida sulla Legge 40, qualora il Ministro non dovesse tradurre immediatamente in delibera formale il parere del Consiglio Superiore della Sanità.
Il 6° Congresso dell’Associazione Luca Coscioni ha infine confermato i Presidenti Maria Antonietta Farina Coscioni, Gilberto Corbellini e Piergiorgio Strata; ha eletto Segretario Marco Cappato, e Tesoriere Rocco Berardo. Sono stati nominati Vicesegretari Giulia Simi e Filomena Gallo.
La lista dei membri della Direzione della Giunta di Segreteria e Tesoreria, nonché i nuovi membri del Consiglio Generale saranno pubblicati da domani, 18 febbraio, sul sito dell’Associazione all’indirizzo internet old.associazionelucacoscioni.it
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LA MOZIONE GENERALE
Il VI Congresso dell’Associazione Luca Coscioni, riunitosi a Salerno dal 15 al 17 febbraio 2008
udite le relazioni del Segretario e del Tesoriere le approva.
Ringrazia tutti coloro che si sono uniti all’iniziativa nonviolenta dello sciopero della fame portato avanti in due fasi per due settimane da Marco Cappato, Mina Welby, Dominique Velati, Lucio Berté al quale si sono uniti Rita Bernardini, Maria Antonietta Farina Coscioni, Rocco Berardo e oltre 70 persone in dialogo col Ministro Turco affinché adempisse agli atti dovuti relativi all’aggiornamento del nomenclatore tariffario; l’adozione delle norme che obbligano le aziende ospedaliere a dotarsi di Unità di Gestione del Rischio Clinico e di Servizi di Ingegneria Clinica per tutelare la sicurezza degli impianti e limitare gli errori clinici; l’aggiornamento delle linee guida della legge 40 nonché l’emanazione del decreto attuativo della Convenzione del Consiglio d’ Europa sulla bioemedicina, ratificata nel 2001.
Prendendo atto dell’impegno, pur tardivo, del Ministro Livia Turco di trasmettere le linee guida della Legge 40 al Consiglio Superiore di Sanità al fine di ottenere il parere finale e di aver fissato scadenze precise per i punti al centro dell’iniziativa si dichiara pronto a rilanciare immediatamente la lotta nonviolenta se il CSS non dovesse pronunciarsi con la stessa celerità che ne caratterizzò il parare relativamente alla vicenda di Piergiorgio Welby ovvero se la scadenza del 6 marzo per l’aggiornamento del nomenclatore tariffario fissata dal Ministro non dovesse essere rispettata. il Congresso invita il Ministro Turco ad assurmersi le proprie responsabilità emanando le linee guida appena ricevuto il parere del CSS, sollecitandolo nel caso in cui il parere dovesse tardare più dei pochi giorni necessari.
Nel denunciare le campagne neo-oscurantiste che, con la complicità del duopolio Rai-Mediaset e la sistematica manipolazione dell’informazione in merito a questioni scientifiche, minano al cuore i diritti individuali e la possibilità di scegliere in modo informato e responsabile il perseguimento proprio della felicità, si costituisce da subito come pre-Cogresso mondiale permanente per la libertà di ricerca scientifica per un’alternativa transnazionale laica e riformatrice contro tutti i fondamentalismi che da Roma, ancora una volta come accadde nel 2004 per proibire tutti i tipi di clonazione, annunciano di mettersi marcia in verso le Nazioni unite. A questo proposito coinvolgere quanti piu’ Nobel.
Sul fronte italiano
– chiede conto che hanno portato alla sostituzione dei tre vice-presidente del Comitato Nazionale di Bioetica e ribadisce la richiesta di dimissione del Presidente Francesco Paolo Casavola
– rilancia il progetto di aggregare a titolo gratuito, sul modello dell’American Civil Liberties Union, le competenze di tutti coloro che vogliano fornire un vero e proprio soccorso civile contro leggi e politiche proibizioniste sulla salute che preveda, tra le altre cose, consultori gratuiti per chi decide di ricorre alla fecondazione medicalmente assistita all’estero.
Per quanto riguarda l’informazione pubblica radio-televisiva, propone l’immediata adozione di regole e metodi chiari per discutere e approfondire argomenti scientifici.
L’Associazione, soggetto costituente della Rosa nel Pugno, fa proprio e rilancia l’appello del 15 febbraio per la disponibilita’ a candidature nella lista radicale anche con l’obiettivo di rendere possibile il collegamento di tale lista con il Partito democratico, per dare all’elettorato la possibilita’ di riconoscere e di scegliere il simbolo delle battaglie radicali e degli obiettivi dell’associazione Coscioni.
Salutando i contributi che hanno caratterizzato il dibattito generale e i lavori della quattro commissioni, dà mandato agli organi dirigenti di definire metodi di lotta politica che affrontino i temi da sempre al centro dell’iniziativa dell’Associazione e a quelli proposti dai partecipanti al VI congresso come obiettivi specifici di mobilitazione.
sulla LIBERTA’ DI RICERCA e FECONDAZIONE ASSISTITA
– calendarizzazione della riforma radicale della legge 40, per legalizzare la ricerca sugli embrioni, l’analisi pre-impianto, la fecondazione eterologa;
– definitivo aggiornamento delle linee-guida della legge 40 al fine di consentire in modo chiaro:
*l’accesso alle tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita ai portatori di patologie genetiche;
* la diagnosi preimpianto;
* l’utilizzo per la ricerca degli embrioni non idonei per una gravidanza;
* la crioconservazione degli embrioni, nella tutela della salute della gestante e del nascituro.
– finanziamento pubblico della ricerca sulle staminali embrionali fino ad oggi illegalmente impedito aiutando i laboratori italiani che effettuano tale ricerca a ricorrere in giustizia contro esclusioni realizzate in base a discriminazione ideologica
– aiuto al trasferimento a centri di ricerca non-italiani embrioni abbandonati non più impiantabili
– assistenza giuridica per ricorsi contro la legge 40;
– applicazione della legge 40, secondo il modello tedesco, per la crioconservazione nel rispetto dei divieti presenti alla luce delle evoluzioni scientifiche delle scienze.
sugli OGM
Denuncia che l’Italia è l’unico stato membro dell’Unione europea ad aver bloccato, per decisione di governi di centrodestra e centrosinistra, la ricerca sugli Organismi Geneticamente Modificati in pieno campo senza addurre alcuna motivazione scientifica e in deroga alle sue specifiche responsabilità di garantire la sicurezza alimentare di tutte le produzioni agro-alimentari.
Contro queste posizioni protezionistiche ed autarchiche, più volte sanzionate dalla Corte Costituzionale Italiana, il Tribunale Europeo di Lussemburgo e l’Organizzazione Mondiale del Commercio, l’Associazione Coscioni si impegna per cancellare le proibizioni in merito alla ricerca sugli OGM.
sulle SCELTE DI FINE VITA
– legalizzazione dell’eutanasia, recuperando le proposte di legge depositate nella XV legislatura,
– legge sul testamento biologico che garantisca il rispetto dell’art.32 della Costituzione anche per le persone non più capaci di intendere e di volere
– assistenza medica e giudiziaria al rispetto dell’art. 32 nelle decisioni di interrompere terapie, anche vitali;
– indagine sull’eutanasia clandestina, sia nazionale che regionale dando seguito fattivo a quanto preannunciato dalla Ministro Turco relativamente a "Come si muore in Italia";
– decreti attuativi Convenzione di Oviedo.
Sull’ABORTO
– revisione della legge 194 attraverso:
– il miglioramento nella diffusione di informazioni sulle misure di contraccezione;
– l’estensione della possibilità di praticare l’interruzione volontaria di gravidanza alle strutture sanitarie private;
– il rispetto di tempi certi da parte delle strutture che debbono assicurare l’intervento;
– la legalizzazione delle tecniche meno invasive già operanti in molti altri paesi europei, come la pillola RU-486;
– registro degli obiettori di coscienza.
– garantire una diagnostica prenatale entro le 20 settimane di gravidanza per permettere alle donne di avere il tempo necessario per decidere e non arrivar a ridosso dei limiti indicati per l’IVG oltre il 90esimo giorno.
Sulla RICERCA
– meritocrazia e trasparenza nell’assegnazione dei fondi in ogni settore scientifico-disciplinare, a partire dalle proposte di 500 accademici sui fondi del Ministero della Salute ma a seguire in ogni ambito nel quale irrazionalismi di ogni tipo (religioso, ambientalista, politico) rendono inefficiente la ricerca orientandola con la distribuzione dei fondi.
In particolare:
* Non può far parte della Commissione chi partecipa al bando con proposte proprie o dei propri diretti collaboratori.
* La Commissione si avvale di revisori esterni per corrispondenza, anche stranieri. Non può essere revisore chi partecipa al bando con proposte proprie o dei propri diretti collaboratori.
* I ricercatori riceveranno notifica della decisione con copia integrale del giudizio dei singoli revisori esterni. Sono rese pubbliche la graduatoria e le motivazioni dei progetti finanziati. (Leggi l’appello sottoscritto da centinaia di professori)
– diffusione a livello locale dell’insegnamento del metodo scientifico, secondo il modello del progetto "Scolar-mente"(leggi la relazione della prima edizione del Progetto) che prevede discussioni guidate tra scienziati e studenti di liceo;
sulla DISABILITA’ E ASSISTENZA
– immediata ratifica della Convenzione Onu sulle disabilità e monitoriaggio della sua effittività nell’ordinamento;
– adeguamento della legislazione interna alla disciplina comunitaria in tema di mobilità per i disabili il cosiddetto "contrassegno europeo";
– emanazione del testo unico dei regolamenti sulle barriere architettoniche da parte del Ministro dei lavori pubblici;
– istituzione del registro nazionale di malati SLA sulla base di quanto proposto dalla Commissione ministeriale SLA, e istituzione di un analogo registro per tutti i malati e persone con disabilità oggi ancora non censite, per non lasciare al solo "associazionismo" l’individuazione dei numeri senza possibilità di verifica oggettiva.
– aggiornamento del Nomenclatore Tariffario degli ausili, su cui il ministro si era impegnato entro dicembre 2007; modifica delle procedure di aggiornamento in modo che possa avvenire contestualmente al progredire delle tecnologie.
– corretta gestione dei 10 milioni di euro stanziati dal ministero della Salute per la fornitura dei comunicatori simbolici per la libertà di parola dei disabili
– riforma della legge elettorale per l’esercizio del voto alle persone disabili.
– rispetto degli impegni del nuovo contratto di servizio Rai su sottotitolazione e potenziamento del servizio di segretariato sociale.
– emendamenti al disegno di legge Gentiloni di riordino del sistema radiotelevisivo volti a far si che anche le radio e televisioni private garantiscano l’accessibilità dei contenuti su tutte le piattaforme tecnologiche.
– accesso facilitato alla banda larga per persone affette da disabilità sensoriali, motorie e cognitive;
prevedere che tutti i servizi di emergenza possano essere contattati in tempo reale, con servizio testuale per consentirvi l’accesso anche alle persone sorde.
– accessibilità dei film (e delle sale cinematografiche) alle persone affette da disabilità sensoriale; richiesta al Ministero dei Beni Culturale di vincolare i finanziamenti al requisito dell’accessibilità per i disabili dei prodotti audiovisivi realizzati ;
– richiesta al Ministero dell’Innovazione della Pubblica Amministrazione di rendere accessibili ed usabili ai disabili tutti i siti della pubblica amministrazione, nell’ambito del progetto di messa in rete annunciato dal Ministro Nicolais.
– utilizzo agevolato degli Sms, MMS e della banda larga mobile umts a coloro che sono affetti da disabilità: Vigilare affinché la delibera dell’Agcom in materia di sms, videochiamate e facilitazione per i ciechi sia applicata.
– sgravi fiscali per la produzione di strumentazioni innovative per le disabilità;
sulla LIBERTA’ DI CURA
– facilitare l’acquisto all’estero di farmaci a base di cannabis per la cura di malattie demielinizzanti, glaucoma, malati terminali di cancro e di tutte le patologie che la letteratura medica mondiale riconosce come efficaci per i malati.
L’ASSOCIAZIONE DEL FUTURO
– campagna iscrizioni straordinaria: 1.000 iscritti accademici scienziati e medici italiani e internazionali e 20 cellule attive nelle università;
– costituzione di un comitato universitario nazionale permanente;
– gruppo permanente medici e giuristi su rispetto scelte di fine-vita e sulla legge 40;
– "liste coscioni-welby" alle elezioni studentesche nelle scuole superiori e le università; su questo obiettivo decide di lanciare una campagna iscrizioni speciale e per questo delibera, come norma transitoria valida solo per l’anno 2008, una quota di iscrizione all’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica di 10 euro per chi non abbia superato i 20 anni di età.
– "liste coscioni-welby" alle elezioni per gli ordini dei medici;
– campagna di iscrizione di parlamentari: obiettivo 50 parlamentari iscritti e 100 consiglieri regionali
– database di autenticatori (consiglieri comunali, provinciali e assessori) "amici dell’associazione"
sul piano TRANSNAZIONALE dà mandato agli organi dirigenti di passare nelle prossime settimane alla convocazione del prossimo Congresso Mondiale per la libertà di ricerca da organizzare in collaborazione con il Governo turco e, anche a questo fine, di avviare una campagna di iscrizioni di scienziati e ricercatori all’estero attraverso la distribuzione degli atti della prima sessione del febbraio 2006.
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Mozione particolare approvata al Congresso di Salerno
Primo firmatario Bruno Fabretto
Presentatore De Muro Sergio
Il pubblico nella sanità pubblica
Premessa Si rileva una macroscopica incongruenza nelle legislazioni nazionale ed europea allorquando riconoscono entrambe il valore della partecipazione dei cittadini (il pubblico) in materia ambientale o giurisdizionale mentre la escludono in quella sanitaria. Se il pubblico è riconosciuto utile e importante nell’amministrazione della Giustizia, tramite le giurie popolari delle Corti di Assise, o nei processi di formazione e gestione dei piani territoriali (paesaggistici, urbanistici, agricoli o del trattamento dei rifiuti) in applicazione della Convenzione ONU di Aarhus (1998), allora non si comprende la mancanza di un pari riconoscimento nella sanità pubblica. A livello nazionale, nella difficile fase di assettamento istituzionale, per la duale/concorrente potestà legislativa, tra Stato e Regioni i diritti fondamentali della persona nella sanità sono sempre più in balia di poteri economici, politici e religiosi (Lombardia docet) e, perciò, possono e devono essere meglio rappresentati e difesi con la partecipazione diretta dei cittadini. A livello europeo, il riconosciuto stretto legame esistente tra sanità e ambiente è però trattato per la materia della sanità in modo riduttivo: il cittadino o è un consumatore con appropriate norme in sua difesa o è un paziente-cavia a beneficio della sperimentazione medicofarmacologica. Ancora una volta solo una visione normativa funzionale ad una vecchia Unione Economica. Come se il pubblico interesse stabilito dalla Carta dei Diritti Fondamentali, in particolare il diritto alla salute, alla vita e alla morte, non esistesse ancora. Il pubblico, in conclusione, presente in tutte le fasi ascendenti e discendenti del processo legislativo in materia ambientale, secondo la Convenzione di Aarhus, è invece pericolosamente assente nella normativa sanitaria.
Obiettivo della mozione
DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA
Con questo progetto l’Associazione Luca Coscioni intende favorire ed attivare, in particolare attraverso la diffusione delle Cellule Coscioni ed il loro libero coordinamento regionale, nuove forme organizzative locali di Democrazia Partecipativa nelle istituzioni della sanità pubblica, con l’obiettivo di affermare il diritto di partecipazione dei cittadini e delle loro associazioni nella definizione dei piani sanitari e di controllo dei livelli di servizio territoriale, compresi i parametri di legalità e garanzia dei diritti civili. A tal fine l’Associazione Luca Coscioni si impegna a potenziare ed inserire nel già avviato progetto Soccorso Civile servizi tecnologici e competenze specialistiche di supporto all’informazione territoriale e nazionale, alla produzione legislativa regionale e al controllo dei risultati gestionali. A tal fine l’Associazione Luca Coscioni si impegna affinché a livello nazionale ed europeo si ponga mano alla legislazione in modo da arrivare alla giusta equiparazione degli ambiti ove sia possibile l’intervento dei soggetti pubblici (individui ed associazioni).