Intervento di Marco Gentili al webinar “Le conseguenze della Sentenza Cappato: La libertà di autodeterminazione nella fase finale della vita: gli esiti della sentenza della Corte di Assise di Milano”
Colgo l’occasione per condividere quanto leggevo qualche giorno fa sull’applicazione della legge sul testamento biologico, approvata solo da 3 anni dopo una lunga battaglia parlamentare.
La maggioranza dei cittadini appoggia questa libertà di scelta, ma il numero di coloro che hanno redatto le DAT, le disposizioni anticipate di testamento cioè i trattamenti che si sceglie o si vieta vengano compiuti sul proprio corpo, rimane costantemente basso e assai minoritario. Si tratta di un dato allarmante che mostra come sia necessario implementare la legge, affinché non rimanga una scatola vuota, invece è sceso il silenzio, un silenzio a mio avviso colpevole e voluto, non certo inconsapevole. Solo una corretta informazione anche dal punto di vista giuridico è fondamentale per accrescere i propri diritti di libertà, questa è una mia speranza, visto che anche l’altra volta è stato accennato il tema di un eventuale obiezione di coscienza. Che per fortuna non è prevista dalla legge, come invece per la legge 194.
Un altro punto del nostro dibattito, che è stato per me spunto di riflessione è la qualità della vita di chi sceglie deliberatamente di poter disporre del proprio corpo, senza venir costretto a trattamenti indesiderati. Negli ultimi anni c’è stato un aumento costante delle aspettative di vita, anche per chi è colpito da gravi patologie, dovuto ai progressi della medicina e alla possibilità di accedere a cure, mi chiedo quindi quale sia il limite superato il quale è possibile far valere il proprio diritto al fine vita e che soprattutto ciascuno sia libero di scegliere questo limite.
Anche in questo caso si mostra secondo me sempre più necessario riempire di realtà e di vita vissuta la cornice legislativa, per dare contenuti ad una dichiarazione di principi.
Marco Gentili è Co-Presidente dell’Associazione Luca Coscioni. Dalla nascita è affetto da Sclerosi Laterale Amiotrofica, malattia che progressivamente lo ha privato della capacità motoria e comunicativa. Laureato in Relazioni Internazionali ha un Master in Istituzioni Parlamentari Europee. Dal 2012 al 2017 è stato consigliere comunale a Tarquinia. Promotore della campagna che ha portato all’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza e del nuovo Nomenclatore delle Protesi e Ausili. Ha frequentato la Scuola di Politica di Enrico Letta