Mille firme per spingere Ca’ Farsetti ad istituire un registro comunale dei testamenti biologici.
La petizione è promossa dall’associazione Luca Coscioni, attiva in tutta Italia e in prima fila sul dibattito nazionale attorno al fine vita, e da Sinistra e Libertà, mira a raccogliere un numero sufficientemente alto di firme così da porre all’attenzione del sindaco Massimo Cacciari la necessità e l’urgenza di creare, nel territorio comunale, un registro che raccolga le volontà dei cittadini in merito all’assenso o meno di utilizzare procedure mediche mirate al mantenimento assistito della vita.
La speranza dei promotori è di replicare il successo già ottenuto a Torino, Genova, Udine e Vicenza, città nelle quali dalle firme si è poi passati alla discussione su come istituire un pubblico registro. «L’attivazione di questo registro – sostiene Franco Fois dell’associazione Coscioni – potrà permettere in futuro di evitare situazioni simili a quella di Eluana Englaro, per la quale non vi era una documentazione che accertasse oggettivamente la volontà di rinunciare all’assistenza indotta. La gente chiede di poter scegliere; secondo recenti indagini, almeno il 70% della popolazione si dice favorevole al testamento biologico».
L’iniziativa dell’associazione Coscioni arriva dopo “il discorso del Redentore” pronunciato dal Patriarca di Venezia, il quale aveva parlato proprio dei dilemmi che riguardano il fine vita ed il testamento biologico. Dilemmi che, allo stato attuale, hanno portato alla redazione del "decreto Calabrò" (per ora rinviato a settembre) secondo il quale il testamento biologico è sottoscrivibile, ma non vincolante. «Un paradosso – commenta Davide Scano, consigliere dei Verdi nella Municipalità di Mestre Carpenedo – che malati come Paolo Ravasini, che hanno chiaramente espresso la propria volontà, non la possano veder realizzata».
La raccolta di firme partirà oggi, dalle ore 10, sotto il ponte di Calatrava; appuntamento che si rinnoverà poi, nei prossimi giorni, anche in piazza Ferretto, al mercato di Marghera e al Lido.
Tra i primi sottoscrittori dovrebbe esserci il vicesindaco Michele Vianello, il quale ha annunciato attraverso Facebook la propria presenza e vicinanza al progetto. Proprio il vicesindaco è però il destinatario di un avviso politico lanciato da Alvise Ferialdi di Sinistra e Libertà secondo il quale, da almeno due anni, sarebbe fermo sulla scrivania di Vianello un ordine del giorno approvato dal consiglio comunale in merito alla creazione di un registro sulle coppie di fatto.
Testamento biologico Mille firme per il registro
Marco Dori