Il Consiglio comunale di Formigine ha approvato ieri sera a maggioranza la proposta di delibera presentata da un gruppo di cittadini sull’istituzione di un registro comunale delle dichiarazioni anticipate di volontà dei trattamenti sanitari, il cosiddetto testamento biologico.
Le minoranze (Pdl, Lega Nord e Lista Civica per Cambiare) hanno votato contro la delibera, con l’eccezione del consigliere Orsini. Quindi sono uscite dall’aula lasciando i soli consiglieri di maggioranza ad approvare tre ordini del giorno: uno che stabilisce no all’eutanasia e all’accanimento terapeutico; uno sulla difesa dell’acqua come bene pubblico e un altro sulla lotta alla povertà e all’esclusione sociale.
“Cosa dobbiamo pensare? – si chiede il segretario del Pd di Formigine Luca Cavalieri – che la minoranza di Formigine è favorevole all’eutanasia e all’accanimento terapeutico? Maggioranza e opposizione avevano lavorato per mesi – prosegue Cavalieri – per arrivare a un testo che stabilisse il valore irrinunciabile dell’alleanza terapeutica medico-paziente e, per il Comune, una mera funzione di servizio ai cittadini. Principi rafforzati da un ordine del giorno che stabilisce due no: all’eutanasia e all’accanimento terapeutico. Ma alle minoranze non è bastato”.
“Invitiamo la minoranza a una riflessione” conclude il segretario del Pd. “Proprio perché si tratta di diritti fondamentali che riguardano il bene comune della comunità, farebbe bene a tutti uno sforzo per superare posizioni preconcette e ridare slancio e speranza in un momento particolarmente difficile per Formigine e per il Paese intero”.